Sant’Antonio, Christian Fiazza: “Costruire una rotonda in via Einaudi per scongiurare nuovi incidenti”

Il consigliere comunale Christian Fiazza torna a occuparsi di Sant’Antonio, con due interrogazioni incentrate sul quartiere. «Nel 2011 si è verificato un grave incidente stradale in via Einaudi. L’Amministrazione comunale, in seguito a incidenti simili in cui si compiva una pericolosa inversione a U nei pressi del benzinaio, decise di chiudere tutti gli attraversamenti con dei new-jersey provvisori, i quali oggi – in alcuni punti – sono stati spostati permettendo comunque la manovra irregolare. Da allora, l’unica ipotesi per permettere il rientro regolare in altro senso di marcia su via Einaudi consiste nel giungere sino alla rotonda di Ponte Trebbia e tornare indietro con un percorso che si allunga di circa 2 chilometri, peggiorando la condizione ambientale e viabilistica. È ora di valutare la realizzazione di una rotonda in prossimità di via Einaudi, davanti al cimitero di S.Antonio».

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Al centro dell’impegno istituzionale di Fiazza, si trova anche l’immobile comunale alle spalle della chiesa parrocchiale dei Sant’Angeli Custodi destinato a magazzino. «La scorsa Amministrazione aveva avviato una trattativa per permutare – cioè “scambiare” – il magazzino comunale con il pianterreno della struttura parrocchiale a fianco della chiesa. Tale locale parrocchiale amplierebbe la sede del museo Parco del Trebbia, nella cornice di una proposta che ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza. In questo modo, il Comune otterrebbe un immobile nella sua completezza e alla parrocchia andrebbe una struttura utile ad allargare le proprie attività aggregative o una nuova area parcheggio, assolutamente necessaria visto il caos che si crea su via Trebbia durante le Sante Messe. La Giunta Barbieri intende proseguire in questa direzione?», si domanda Fiazza, che nelle prossime settimane organizzerà un’assemblea pubblica nel quartiere, in cui inviterà sindaco e assessori per raccogliere le opinioni dei residenti anche in merito alla destinazione d’uso preferita del locale comunale nell’area “Degli Antoni”, nella quale si era già proposto un poliambulatorio.