Saluscienza è un grande obiettivo raggiunto per Spazio Tesla. L’associazione piacentina da tempo impegnata nella promozione della salute attraverso una visione olistica dell’uomo che unisce corpo, mente e spirito e partner d’eccezione come Scienza & Conoscenza importante rivista del settore edita dal Gruppo Editoriale Macro e MedCAM congresso integrato in tema di medicine non convenzionali, hanno dato vita a Saluscienza. Si trattaun progetto sociale, culturale e divulgativo nato con lo scopo di porre le basi per un salto di coscienza e consapevolezza, il cui primo passo si esprime attraverso il Primo Congresso Nazionale di Medicine Integrate, Scienza e Fisica Quantistica
L’importante congresso, unico nel suo genere si svolgerà dal 23 al 25 novembre 2018 a Palazzo Varignana sulle colline bolognesi. Si articolerà in tre giornate attraverso un programma altamente scientifico con la presenza di scienziati, ricercatori e relatori di spicco.
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Laura Groppi fondatrice e coordinatrice di Spazio Tesla ci spiega il progetto, le motivazioni e gli obiettivi.
Come mai Spazio Tesla di Piacenza per approcciare le nuove teorie della medicina, della cura e della salute si è avvicinata al progetto Nazionale SaluScienza?
È successo perché ci siamo resi conto, dopo gli ultimi congressi di Fisica e Medicina Quantistica, che pur facendo molto sul territorio, molte delle nostre scelte, erano ancora poco visibili nella loro globalità. I nostri eventi avevano ripercussioni importanti su chi li partecipava in prima persona, quindi l’idea di essere in un progetto condiviso su scala nazionale ci ha fatto immaginare la divulgazione ancora più ampia sui temi della promozione alla salute e del collegamento corpo, mente, spirito e coscienza alla luce della nuova fisica, argomenti a noi tanto cari. Già nell’ultimo congresso del 2017 in cui aveva partecipato come relatore, il fisico del CERN Lucio Rossi, tra i partecipanti ci fu una dottoressa, medico napoletana, che ha voluto a tutti i costi esportare questa tipologia di iniziativa anche sul suo territorio della Campania, e quindi nel giugno scorso abbiamo realizzato il congresso Acqua e Coscienza anche a Napoli, con un importante successo. Certamente quando 5 anni fa siamo partiti in sordina, non ci aspettavamo un risultato così gratificante, le informazioni hanno quindi iniziato a circolare molto velocemente, ed eccoci ora convolti in Saluscienza. Il nostro primo passo nella direzione Saluscienza è stato attraverso il coraggio di cominciare, infatti di coraggio possiamo parlare in quanto, se pur tanto si parla di nuova visione in medicina, per compiere il salto che permetta di integrare la teoria con la pratica, esiste ancora un viaggio da fare, e abbiamo scelto di farlo insieme a due partner d’eccellenza: Scienza & Conoscenza e MedCAM, questo a nostro avviso, può veramente attivare una piccola rivoluzione. In questo Saluscienza ci può senz’altro aiutare.
Cosa intendiamo per piccola rivoluzione?
Vuol dire vedere se stessi, gli altri e l’ambiente intorno a sé, assumere una connotazione diversa. E’ come intravedere sul fondo la realtà che viviamo e mettere a fuoco sempre più in sovraimpressione una trasformazione che pian piano si forma e si in-forma. Sta sempre più emergendo la volontà, il desiderio e la passione di immaginare un nuovo mondo, dove la missione e l’impegno di Spazio Tesla acquisiscono sempre più cerchi intorno. Come un piccolo sasso gettato nello stagno che traccia una circonferenza sempre più ampia, fino ad arrivare ad oggi, momento in cui è stato creato e condiviso il nuovo progetto Saluscienza.
Quindi Saluscienza può considerarsi il genitore di una nuova dimensione?
Si, oggi non si può più pensare ad uno stile di vita, una scienza, una cultura, una intelligenza e una coscienza che non consideri questi aspetti nuovi dell’esistenza. Una volta intrapreso questo percorso di conoscenza è impossibile mantenere una ragione ancorata ai vecchi paradigmi. Saluscienza è la chiave di svolta, primo perché tre realtà così differenti tra loro, e parliamo di MedCAM, Scienza & Conoscenza e la nostra associazione Spazio Tesla, abbiamo scelto di condividere e co-creare questo evento. Secondo tutti noi, con il fine di mettere delle basi più solide ed ampie per tracciare la via verso questo nuovo umanesimo, che ognuno delle tre realtà aveva già iniziato singolarmente. E’ bene anche chiarire ulteriormente il concetto, perché sul significato del termine “Nuovo Umanesimo” potrebbe esserci un po’ di confusione: molti lo intendono solo come un filone della New Age, facendo di ogni erba un fascio, una scelta “contro” l’attuale sistema, riducendone così il profondo significato sia etico sia filosofico. La scelta di Saluscienza è una scelta etica in favore della consapevolezza, della corresponsabilità nel condurre la nostra esperienza di vita, la certezza che ogni nostra azione ha una ricaduta sull’altro e sul “tutto” come dice l’effetto farfalla: Ogni cosa è interconnessa con ogni altra cosa. Il battito delle ali di una farfalla in Cina può influire sul percorso di un uragano nell’Atlantico. Quindi la visione di convivere in sintonia con i principi ed i valori umani più profondi. Personalmente ho fondato Spazio Tesla e aderito al progetto Saluscienza per “questo bisogno profondo di trovare il significato dell’esistere al di à delle apparenze e della meccanicità che la vita ordinaria ci costringe a vivere.
Qual è il modo migliore per aderire e andare verso il progetto Saluscienza e per comunicare con i giusti mezzi e termini questa scelta?
Sicuramente l’informazione va fatta nei dovuti modi e diversificata anche a seconda della persona che si ha davanti. Per questo il 23 24 e 25 novembre a Varignana durante il primo Congresso Nazionale di Medicina Integrata che abbiamo programmato come partenza del nostro progetto, ne parleremo attraverso la voce di autorevoli relatori, medici e ricercatori nel campo della scienza e della medicina ma anche dell’ambiente e della cultura. Il linguaggio utilizzato avrà l’accortezza di usare sfumature adeguate ad un pubblico, si di specialisti, ma anche di gente comune che si interroga su questi temi della salute e non solo.
Qual è l’informazione che darete con il Progetto Saluscienza e in che modo?
Un messaggio di cambiamento, infrangere i vecchi paradigmi per andare verso la nuova visione con maggior sicurezza e trampolini di lancio per coinvolgere il più persone possibili. Produrremo del materiale sia cartaceo, sia video sia informatico come volantini e opuscoli informativi, molto chiari e mirati, spot video, filmati e registrazioni dell’intero evento di Bologna, che potranno diventare materiali formativi resi disponibili su piattaforme web e seminari futuri in aula, trasmissioni radiofoniche e televisive a beneficio di tutti; coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni attraverso le scuole sia di settore che dell’istruzione pubblica generale. “Vivere Saluscienza La Scelta” allestendo a posteriori dell’evento o anche in contemporanea attraverso un lavoro di network con altre realtà associative, universitarie ed istituzionali in diverse città italiane degli info-point su Saluscienza. Per noi tre organizzatori non è stato un caso, abbiamo voluto espressamente dichiarare a partire dal nome, le nostre intenzioni di scardinare il vecchio modello scientifico ormai diventato anacronistico. Siamo nati per divulgare questa filosofia di vita e per aggregare le persone che vogliono avvicinarsi a questa scelta, soprattutto per quello che riguarda il prendersi cura di sé e degli altri, che spesso, viene interpretato come troppo responsabile e gravoso, forse si preferisce delegare agli altri, oggi è urgente spostare la lancetta verso la nostra comune e condivisa responsabilità. Saluscienza ha un sito che potrà fungere anche da guida pratica, con articoli scritti da esperti ricercatori e perché no! Anche dare consigli utili, mirati e specifici.
Come è cambiato il vivere di Spazio Tesla inserito nel macro progetto nazionale di Saluscienza?
Sicuramente per noi è un percorso di crescita e le nostre competenze sicuramente sono implementate: ci sono tanti aspetti basati sulla relazione che hanno acquisito maggior valore e producono strade collaterali alla conoscenza di sé, dell’altro, e del lavoro da perseguire, mi sembra ora tutto più facile rispetto ai primi mesi di collaborazione. Le rispettive diversità, se all’inizio possono essere state oggetto di poca comprensione, ora sono viste come la diversità che arricchisce. Questo è di buon auspicio per integrare sempre più differenze. Con la fiducia di potercela fare. E se pensiamo che il nostro pensiero crea, siamo già a metà dell’opera
E’ successo qualcosa di bello in questi mesi di preparazione del convegno di Saluscienza?
Ma certo, intanto ci sono sempre più persone e associazioni impegnate negli aspetti sociali che sono venute a conoscenza dell’esistenza di questa” mission” che a loro volta possono fare da eco e fungere da cassa di risonanza al progetto. Ce ne sono diverse in Italia, che stiamo cercando di coinvolgere, in particolare l’Associazione AMICA impegnata nei disagi della sensibilità chimica multipla e l’organizzazione di Medici senza Frontiere che saranno ospiti all’evento, e la rete Nazionale AVIS che ci ospita per agevolare i nostri incontri interregionali. Un domani queste associazioni potranno anche ospitare un nostro info point. Alcuni relatori e ricercatori hanno accettato di condividere un processo di divulgazione dei temi del progetto attraverso la trasmissione radiofonica It from Bit di Radio Sound media partner del progetto, e la cosa più bella è la gratificazione di comprendere, tutte le volte, quanto le persone avessero bisogno di affrontare, sperimentare e parlare di questi argomenti.