Non dite che chi ha “una certa età” non può affrontare il camminamento degli artisti che porta alla cupola di Santa Maria di Campagna affrescata dal Pordenone. Coloro che, nonostante l’anagrafe, sono in salute, non devono avere timori: il percorso – reso accessibile grazie ai lavori di sistemazione portati a compimento dalla Banca di Piacenza, con il parere della Soprintendenza – è proprio per tutti. Due “giovanotti” che hanno senza problemi compiuto la Salita al Pordenone sono la prova di quanto appena scritto. Lelio Casale, 92 anni, decano di Confedilizia ed “einaudiano di ferro” ha brillantemente superato la “prova” insieme alla delegazione nazionale dell’Associazione dei proprietari, che ha di recente fatto visita a Santa Maria di Campagna. Entrato giovanissimo alla Fiat come disegnatore tecnico, Casale nel 1950 si laureò in Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino. In Fiat ha lavorato soprattutto nel settore dei materiali ferroviari, con mansioni che lo hanno portato in giro per il mondo. In Confedilizia fa parte da decenni della Commissione nazionale per il rinnovo del contratto di lavoro per i dipendenti da proprietari di fabbricati, è consigliere nazionale e vicepresidente di Assindatcolf.
Un altro che dall’alto dei suoi 88 anni non ha avuto difficoltà a salire in cupola, è il nostro monsignor Domenico Ponzini, direttore emerito dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio, Ufficio che ha fondato nel 1979 e che ha retto fino al 2006. Fondamentale il suo censimento delle 428 chiese piacentine.