Nonostante la sconfitta Paolo Rizzi del centrosinistra si dice ottimista: “Al primo turno contavano i partiti e le sigle e io non appartengo a nessun partito. Al ballottaggio invece si votano le persone e il loro attaccamento al territorio, cambia lo scenario. Io sono piacentino da sempre, il mio concorrente no. Io giro per la città, la conosco e voglio un progetto nuovo, che unisca il centrosinistra, che unisca la gente che vuole una Piacenza più moderna e più bella. La partita è completamente diversa”.
“Guarderò anche alle altre espressioni del centrosinistra, vogliamo che quelle persone che non hanno votato ieri si rechino alle urne per non lasciare la città ferma. Vogliamo un centrosinistra unito e forte, espressione di solidarietà e del sociale, attento all’ambiente e alla sicurezza”.
“Piacenza ha bisogno di cambiamento e di persone nuove, noi abbiamo una lista di giovani, abbiamo riportato tra loro la voglia di occuparsi della nostra città. Al ballottaggio non dobbiamo guardare ai partiti che sono frantumati e in difficoltà, dobbiamo guardare ai problemi e alle proposte per la città. Noi vogliamo tornare a essere orgogliosi di essere piacentini”.
“Il Pd resta il primo partito di Piacenza, quello che ha ottenuto più voti, e questo è senza dubbio un dato positivo. Al ballottaggio, a mio parere, resta ancora molto spazio dal momento che molti voti sono stati assegnati a Rabuffi e Ponzini, senza contare lo stesso Trespidi. Al ballottaggio ce la giocheremo e io ho molta fiducia nei piacentini, anche perché teniamo presente che il primo partito del centrodestra è stata la Lega Nord” commenta il consigliere regionale del Pd, Katia Tarasconi.