La Lega Nord della Media Valtrebbia torna a insistere «sull’importanza e sull’assoluta necessità di realizzare la traversa a Rivergaro, più precisamente in località Sant’Agata». Per il Carroccio, «l’opera consentirebbe alle aziende agricole socie del consorzio Rio Villano di indirizzare il flusso d’acqua necessario a irrigare i campi durante il periodo estivo. L’impossibilità di scavare nell’alveo del fiume fa sì che sia necessario ogni anno movimentare enormi quantitativi di ghiaia per creare uno sbarramento adeguato per la derivazione dell’acqua. Situazione aggravata dall’impossibilità di poter utilizzare i sassi di notevoli dimensioni, che in passato arrivavano dalle cave bresciane, dopo un esposto degli ambientalisti. La traversa sarebbe la soluzione definitiva: grazie alla conformazione geologica in prossimità delle rive di Sant’Agata avrebbe costi e modalità di realizzazione accessibili e sostenibili».
«Qualcuno, alla faccia del buonsenso, delle diesconomie e dei suggerimenti ricevuti dall’alto, la pensa diversamente. Gli esponenti della Lega Nord rivergarese hanno appreso con stupore che la commissione paesaggistica e architettonica del Comune di Rivergaro ha espresso parere negativo al progetto per la realizzazione della traversa presso le rive di Sant’Agata. Un parere inaspettato, praticamente un fulmine a ciel sereno, soprattutto dopo che durante la campagna elettorale delle amministrative 2014 i componenti della lista civica Democratici per Rivergaro, ovvero il Partito Democratico sotto false vesti, hanno girato le aziende agricole della zona per garantire il massimo dell’impegno relativamente all’esecuzione dell’opera e spacciandone come certa la costruzione entro la fine del mandato. La traversa avrebbe benefici indiscussi non solo per quanto riguarda l’irrigazione, ma anche sull’ambiente, sul turismo e sull’economia del paese», proseguono i leghisti. Con la traversa si potrebbe creare un laghetto utilizzabile a fine balneari e per la pesca sportiva. E’ fondamentale creare le condizioni per alimentare un nuovo flusso turistico, in particolare dopo che la chiusura di Piazza Paolo ha depresso la già precaria attività di bar e negozi in piena crisi da diverso tempo. Avevamo previsto questa situazione in tempi non sospetti, ma sarebbe troppo facile sottolinearlo… un po’ come sparare sul Partito Democratico in questo momento».
«Tutti gli attori devono essere consapevoli che la realizzazione della traversa è una priorità. Il parere espresso dalla commissione paesaggistica e architettonica sulla costruzione della traversa, accolto con evidente soddisfazione dalla cosiddetta “troika”, non è vincolante. L’amministrazione comunale deve assumendosi le proprie responsabilità e mantenere fede alle promesse fatte in campagna elettorale. Il mondo agricolo chiede quest’opera per lavorare, per creare occupazione, per generare indotto di cui possa beneficiare l’intero territorio. Ci auguriamo che la politica faccia la sua parte. Basta mezze bugie. Siamo a Rivergaro, non a Palermo, a Catania o a Napoli: la nostra gente vuole poter lavorare e creare occupazione, non sopravvivere aspettando la manna dal cielo di sussidi statali».