A partire dal prossimo primo dicembre i lavoratori privati impiegati in questi anni a vario titolo nei Centri per l’impiego potrebbero non avere alcun rinnovo contrattuale. In particolare, è a rischio operatività il Centro per l’impiego di Piacenza, ma anche di Parma, Modena, Bologna, proprio dal venir meno di tali collaboratori che per anni hanno prestato servizio con varie forme contrattuali tra cui appalti. A denunciarlo sono i consiglieri regionali Pd Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi che con una interrogazione chiedono se “la Regione possa predisporre strumenti atti a riconoscere e a valorizzare le competenze, la professionalità e la continuità lavorativa dei lavoratori precari che in tutti questi anni, a partire dal 1999, hanno prestato opera all’interno di questi servizi”.
“In Emilia-Romagna – spiegano i consiglieri piacentini – sono circa 180 i lavoratori degli uffici dei Centri a non avere più una prospettiva certa di continuità nelle loro mansioni. Intendiamo tutelarli al pari di quelli che sono inquadrati come stabili”. Nell’atto ispettivo è evidenziato che per fare fronte a questo scenario, la Regione Emilia-Romagna, nel quadro del Piano nazionale, abbia annunciato un piano di rafforzamento delle politiche attive del lavoro che porterà all’inserimento tramite concorso pubblico di nuovi operatori all’interno dei Servizi per l’Impiego. Per questo motivo gli esponenti dem chiedono “se i numeri del Piano di rafforzamento previsti per l’Emilia-Romagna siano adeguati a ricoprire i posti lasciati vuoti dal passaggio di inizio dicembre”.
Secondo Molinari e Tarasconi, infatti, il buon funzionamento dei centri per l’impiego, di competenza provinciale dal 1999, è stato in questi anni garantito anche attraverso il ricorso a queste assunzioni a tempo. “Il Patto per il Lavoro sottoscritto nella nostra Regione – sottolineano Molinari e Tarasconi – dovrebbe andare ad individuare nella creazione dell’Agenzia Regionale del Lavoro un tassello centrale e fondamentale nella definizione della rete regionale per il lavoro del nostro territorio; dovrà quindi essere garantito ogni sforzo ed impegno – concludono – per assicurarne la piena operatività”.