Riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate, dipendenti sul piede di guerra

Stato di agitazione dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate: “I lavoratori e le lavoratrici condividono l’idea che sia inaccettabile la mancata risposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan riferita alla richiesta di incontro, delle OO.SS nazionali, per aprire il confronto in merito all’imminente riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate, a seguito della trasformazione di Equitalia in Ente strumentale e della preannunciata riforma per adeguare la struttura organizzativa dell’Agenzia alle raccomandazioni del FMI e dell’OCSE”.

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“Inaccettabile perché oltre a tali temi la trattativa con l’Agenzia, per la definizione della nuova procedura di progressioni economiche, ormai da mesi, versa in una situazione di impasse con il rischio di interessare solo poco più di un quarto del personale, se non si recuperano risorse certe e con l’aggravante delle pregiudiziali, poste dall’Agenzia, in merito alla valutazione unilaterale come fattore di selezione per l’attribuzione delle progressioni.
Inaccettabile perché è l’Autorità politica che deve dare risposte e garanzie sul rendere certe e stabili gran parte delle somme legate al raggiungimento degli obiettivi, oggi caratterizzate da un’inammissibile variabilità nei tempi di erogazione, nella composizione e nella stessa entità; condizione questa ineludibile per permettere una seria programmazione in materia di sviluppo e riconoscimento professionale del personale dell’Agenzia”.

Condividendo quindi la proclamazione dello stato di agitazione l’assemblea dà mandato alle OO.SS. nazionali di agire ogni forma di confronto pubblico (mirato a far conoscere l’attuale contesto dell’Agenzia) e di mobilitazione affinché:
• sia finalmente aperto con l’Autorità politica il confronto in merito all’imminente riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate che non può essere fatta senza il pieno coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze ;
• siano individuate ulteriori risorse economiche a supporto di una seria programmazione in materia di sviluppo e riconoscimento professionale;
• sia favorita la definizione della nuova procedura di progressioni economiche;
• con la Convenzione 2017 siano rese certe e stabili le risorse economiche legate al raggiungimento degli obiettivi, superando tutte le criticità in materia di entità delle stesse, relativa composizione e tempi di erogazione.