La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria ha dato il via libera al Piano Riorganizzazione Salute Ospedaliera e territoriale, ovvero il piano di riordino degli ospedali proposto dall’Ausl e oggetto di dibattito da mesi. “Sindaci, difendete la sanità pubblica”: è uno degli striscioni affissi dai comitati contrari alla riforma che questo pomeriggio hanno affollato la sala consiliare di palazzo Garibaldi. Alcuni attivisti hanno presenziato con cartelli con la scritta “La gente vota no” e “Inascoltati”, presenti anche alcuni disabili in carrozzina tra cui Bruno Galvani di Anmil. In sala, però, anche alcuni primari dell’Ausl di Piacenza che in questi giorni hanno espresso pubblicamente il proprio favore alla riorganizzazione, cercando di convincere della bontà del piano anche i cittadini più dubbiosi. Eppure, al momento della “sentenza” i comitati hanno sollevato accese proteste. Sono stati 54 i “sì”, espressi con voto ponderale (valore diverso in base al numero degli abitanti del Comune): oltre al sindaco Paolo Dosi per il capoluogo hanno espresso il proprio favore alla riforma i sindaci di Agazzano, Bettola, Bobbio, Calendasco, Caminata, Carpaneto, Cerignale, Coli, Cortebrugnatella, Farini, Ferriere, Fiorenzuola, Gossolengo, Gragnano, Gropparello, Lugagnano, Morfasso, Ottone, Piozzano, Podenzano, Pontedellolio, Pontenure, Rivergaro, Rottofreno, Travo, Vernasca e Zerba. Via libera anche dal Comune di Vigolzone, rappresentato per l’occasione da un delegato: al voto, infatti, partecipava anche il presidente della Provincia Francesco Rolleri che di Vigolzone è sindaco: anche da parte sua è arrivato il via libera.
Hanno votato “no” i primi cittadini di Besenzone, Caorso, Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Lugagnano, Monticelli, Pecorara, San Giorgio, Villanova.
Astenuti Borgonovo, Cadeo, Castellarquato, Castelvetro, Nibbiano.
Il piano di riordino
“I quattro ospedali della provincia saranno mantenuti e anzi potenziati insieme ai pronto soccorso”. Lo comunica il direttore generale dell’Ausl Luca Baldino illustrando il piano di riorganizzazione e sviluppo della sanità di Piacenza presentato nel corso della Conferenza Territoriale Sociosanitaria che si è tenuta in Provincia. Ogni ospedale avrà una sua specializzazione.
L’ospedale di Fiorenzuola ospiterà il polo riabilitativo interprovinciale nel quale confluirà l’unità spinale e che potrà contare su due sale operatoria e 145 posti letto. Sarà sede della scuola di Fisioterapia dell’università di Parma.
L’ospedale di Castel San Giovanni sarà la struttura di riferimento della chirurgia programmata con degenza a 5 o 7 giorni e sarà dotato di quattro sale operatorie e 125 posti letto.
L’ospedale di Bobbio manterrà le caratteristiche dell’ospedale di comunità e sarà potenziata la parte assistenziale per la gestione dei pazienti più complessi. Potrà contare su 24 posti letto.
L’ospedale di Piacenza resta la struttura di riferimento per i casi ad alta complessità tecnico professionale e per l’emergenza e urgenza grave. Per quanto riguarda le patologie oncologiche, una onco-team composta da professionisti multidisciplinari accompagnerà il paziente per tutto il percorso dalla diagnosi alla riabilitazione. Potrà contare su 500 posti letto.
Infine l’ospedale di Villanova potrebbe ospitare il centro federale dell’area centro-nord del Comitato paralimpico italiano ma le trattative sono ancora in corso.