Rifornivano i “piccoli” spacciatori in provincia, in manette tre marocchini

Si imbattono in un osso, indagini in corso

Arrestate tre persone di origine marocchina, tutti operai residenti a Fiorenzuola d’Arda, per aver, in concorso tra loro, detenuto e ceduto svariati quantitativi di hashish e cocaina a piccoli spacciatori operanti nelle campagne di Fiorenzuola, Caorso, Monticelli d’Ongina, Alseno e Lugagnano Val d’Arda.

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Nella giornata di ieri, 19 settembre, a Fiorenzuola d’Arda (PC), i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri, in collaborazione con le Stazioni di Monticelli d’Ongina e Caorso hanno eseguito tre provvedimenti cautelari emessi dal Tribunale del Riesame di Bologna nei confronti di due 48enni e un 53enne, tutti residenti a Fiorenzuola, operai, con pregiudizi di polizia per detenzione ai fini di spaccio. I primi due si trovano in carcere, il più anziano ai domiciliari.

Le indagini, intraprese tra marzo e agosto 2017, hanno messo in luce la centralità dei tre indagati nell’approvvigionamento di svariati quantitativi di sostanza stupefacente, prevalentemente cocaina e hashish, successivamente rivenduti ai piccoli “pusher” che avevano la gestione dello spaccio “al dettaglio” nelle campagne dei Comuni di Fiorenzuola d’Arda, Alseno, Monticelli d’Ongina, Caorso e Lugagnano Val d’Arda. I tre indagati, nonostante una regolare attività lavorativa, arrotondavano lo stipendio, anche all’insaputa dei familiari, rifornendo di stupefacente i locali spacciatori.

Nel corso delle investigazioni sono stati recuperati complessivamente circa 5 kg di hashish nonché 20 grammi di cocaina, stupefacente che talvolta veniva trasportato occultandolo in appositi vani ricavati in autovetture di lusso, come una Mercedes “classe A”, confiscata.

Nel mese di maggio 2018, nell’ambito dello stesso procedimento penale e, sempre in esecuzione di misura custodiale in carcere emessa dal Tribunale di Bologna, è stato tratto in arresto un quarto indagato, italiano 45enne, residente in Fiorenzuola d’Arda, per i medesimi capi d’imputazione e già arrestato in flagranza di reato, nel mese di aprile 2017, per la detenzione di circa 10 grammi di hashish e 20 grammi di cocaina.