Riforma del terzo settore, Bobba: “Nuove risorse per volontariato e servizio civile”

Luigi Bobba alla Cattolica

Mettere ordine e semplificare il terzo settore, definendone il quadro di azione, armonizzandone le norme con un Codice specifico, prevedendo un unico Registro nazionale, rivedendo la normativa sull’impresa sociale, istituendo il servizio civile universale. Sono questi i cardini della legge delega del terzo settore approvata nel maggio scorso. A spiegare cosa cambia nel dettaglio è stato l’onorevole Luigi Bobba, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha promosso la riforma ed è attualmente il punto di riferimento del Governo per la sua attuazione.

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“L’obiettivo di questa riforma consiste nel riordinare un campo che si è complicato e aggrovigliato negli ultimi anni. Una riforma per fare in modo che la legislazione e le istituzioni favoriscano il pieno sviluppo del volontariato, l’economia sociale e tutte quelle attività che hanno a che fare con il bene delle nostre comunità locali”.

Un impulso anche per il servizio civile come conferma Bobba: “Abbiamo allargato le possibilità per i giovani di fare il servizio civile, quest’anno abbiamo risorse per 50mila giovani, un bell’impulso per costruire nuovi progetti e nuove opere nelle nostre città”.

Cambiamenti anche per i centri di servizi di volontariato: “Le organizzazioni e le associazioni avranno una compagine più larga, conserveranno la guida di queste strutture e potranno godere di nuove risorse. Anche nuovi compiti, però, per esempio dovranno accompagnare sul piano del controllo le tante piccole realtà che sono nei nostri territori. Una riforma che permetterà ai centri di servizio di migliorare la propria attività ed essere ancora più presenti nel tessuto sociale”.

Per proporre spunti di riflessione utili alla stesura dei decreti attuativi, con particolare riferimento alla revisione organica della disciplina degli enti senza scopo di lucro, allo scopo di predisporre regole chiare e funzionali per le autorità di controllo, gli operatori e i professionisti, all’Università Cattolica di Piacenza si è tenuto il convegno “La Riforma del terzo settore nella legge-delega 6 giugno 2016, n. 106. Analisi e proposte”. Organizzato dall’Università Cattolica e dall’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Piacenza, il convegno si è proposto come momento di incontro per discutere su una legge delega che si rivela a dir poco strategica, poiché si pone l’obiettivo positivo di uniformare il terzo settore a livello nazionale da un punto di vista normativo e amministrativo, snellendo la burocrazia (si pensi all’istituzione di un Registro unico per il Terzo Settore) e richiedendo a tutte le associazioni una rendicontazione economica e sociale delle loro attività.  Nella sessione mattutina, coordinata dalla Prof.ssa Anna Maria Fellegara, Preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’ateneo Piacentino, dopo i saluti del Rettore della Cattolica prof. Franco Anelli e delle autorità, sono stati esaminati i profili giuridici della riforma del terzo settore su diversi piani: del diritto privato, con il Prof. Giulio Ponzanelli dell’Università Cattolica di Milano; del diritto costituzionale, con il Prof. Emanuele Rossi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; del diritto commerciale, con il Prof. Andrea Perrone dell’Università Cattolica di Milano. Verrà inoltre esposto il punto di vista dell’Ordine Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (tramite un rappresentante del Consiglio Nazionale). Nel corso della sessione pomeridiana, coordinata dal Prof. Pier Antonio Varesi, sono state esaminate le problematiche e le prospettive della riforma del terzo settore dal punto di vista degli attori del sistema. Sono intervenuti: il Dott. Giorgio Righetti, Direttore Generale dell’Associazione Fondazioni e Casse di Risparmio S.p.a.; il Prof. Stefano Zamagni, già Ordinario di economia politica presso l’Università di Bologna; la Prof.ssa Elena Zuffada, Ordinario di economia aziendale presso l’Università Cattolica di Piacenza; il Prof. Giorgio Fiorentini, Docente Senior di economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche presso l’Università Bocconi.