“Non è solo un’iniziativa positiva, è un regalo grande. E lo dice uno che è già stato operato al cuore”. Sono entusiasti i residenti di viale Dante davanti all’iniziativa di Progetto Vita che ha scelto di installare 150 defibrillatori in quella che, secondo una statistica, è l’area dove si verifica il maggior numero di arresti cardiaci a Piacenza. Un’iniziativa talmente ben accetta da non sembrare vera: “Siamo andati dal nostro amministratore di condominio a chiedere quale fosse la quota da pagare per il posizionamento del defibrillatore, quando ci hanno risposto che non dobbiamo nulla non credevamo alle nostre orecchie. E’ così che una città dovrebbe funzionare”.
“Io ero pronto a pagare la mia parte – racconta un altro residente – e lo avrei fatto molto volentieri perché sarebbero stati soldi spesi bene. E invece è gratis, mi sento quasi in debito”.
Il primo apparecchio salvavita è stato inaugurato questo pomeriggio, sul sagrato della chiesa della S.S. Trinità. Nei prossimi giorni verranno installati i restanti 149, donati da Phillips. All’evento erano presenti le autorità civili e militari, nonché Unione Commercianti: “Proprio i commercianti seguiranno un corso gratuito per imparare a utilizzare il defibrillatore e le adesioni sono già state numerose – spiega Alessandra Tampellini – segno che l’opera di sensibilizzazione sta funzionando. Prima, gli unici ad avere un defibrillatore erano i vigili del fuoco che però oggi non ci sono più: un’azione di questo tipo va a colmare abbondantemente questa carenza”.
l progetto prevede di installare un defibrillatore ogni 5200 mq, pari a 1 apparecchio salvavita ogni 66 abitanti. Un data manager seguirà gli sviluppi del progetto, che avrà durata di tre anni, e vuole portare dati scientifici per appurare o smentire l’efficacia della defibrillazione domiciliare. “L’impegno sarà massimo per i volontari e per chi dovrà lavorare nel progetto” afferma la dottoressa Daniela Aschieri, presidente di Progetto Vita. I defibrillatori saranno collocati sulla facciata esterna dei condomini del quartiere, accessibili a tutti i cittadini. Il progetto prevede un piano formativo e informativo per creare un modello di comunità sensibilizzata al primo soccorso in caso di arresto cardiaco per la diffusione della cultura e della prevenzione cardiologica.
Questa iniziativa si inserisce all’interno delle iniziative di Progetto Vita, che al momento conta di una rete di 744 defibrillatori installati in città e provincia e che ha permesso di triplicare la sopravvivenza da arresto cardiaco a Piacenza quando interviene un soccorritore “laico” in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. In particolare negli impianti sportivi di Piacenza dotati di defibrillatore (dato pubblicato al congresso europeo di cardiologia di Barcellona 2017) la sopravvivenza da arresto cardiaco è del 93% (senza danni neurologici) rispetto al 9% negli impianti senza defibrillatore. La prossima sfida sono i condomini, dove la mortalità resta alta e dove si verificano l’80% dei casi di arresto cardiaco anche nella nostra città e provincia.
Al progetto partecipano associazioni di categoria, partner iniziali del progetto, che è sostenuto da Phillips la quale donerà 150 defibrillatori, ANPAS, Unione Commercianti, CNA, ACER.