I GIORNI DI PULCHERIA. DONNE TALENTI PROFESSIONI
Sabato 21 ottobre
ore 11.00 – Salone Monumentale della Biblioteca Passerini Landi
Donne di potere e reputazione Maria Antonietta e Madame du Barry
A cura di Alessandro Malinverni
ore 21.00 – Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano
LELLA COSTA in QUESTIONI DI CUORE
Ingresso gratuito
Maria Antonietta e Madame du Barry
Maria Antonietta e Madame du Barry furono calunniate e vilipese in quanto donne affascinanti poste sul gradino più alto di una società patriarcale. Migliaia di libelli, incisioni e satire – rigorosamente anonimi – le additarono di volta in volta come femmine corrotte, perverse, dissipatrici, ninfomani. La loro reazione, spesso esemplare, si palesò anche attraverso scelte coraggiose in fatto di committenza artistica.
La figura di Maria Antonietta si è cristallizzata nell’immaginario collettivo in queste poche parole: «Maria Antonietta. Regina. Sposa di Luigi XVI. Sperperò somme immense. Fu ghigliottinata». La leggenda nera cucitale addosso in vita è stata talmente efficace – fondata com’era su alcuni argomenti autentici, ma forzati nella direzione voluta, e su altri confezionati ad arte – da infiltrarsi successivamente nella storiografia e nel giudizio comune, sostituendosi alla verità. La sovrana cercò di combattere le calunnie ponendosi come protettrice delle arti e cercando nell’Arte un rifugio. Protesse numerose donne: le pittrici Elisabeth Louise Vigée Le Brun e Anne Vallayer-Coster, le prime giornaliste di moda Madame de Prinzen e Madame de Montanclos, la sarta Rose Bertin.
Durante i quattro anni trascorsi come moglie dell’erede al trono di Francia, 1770-1774, Maria Antonietta ingaggiò una vera e propria guerra contro Madame du Barry, colpevole ai suoi occhi di essere la favorita di Luigi XV. Di bassa estrazione sociale, Jeanne du Barry era una delle donne più belle del regno. Fin da subito divenne bersaglio degli strali dei cortigiani e dei sudditi, per via del potere acquisito a detta di tutti in maniera illegittima: libelli, vignette, lettere circolarono in Francia e in Europa, infangandone il nome. La du Barry non si lasciò scalfire da simili bassezze e mantenne sempre una naturale amabilità: si spese per ottenere la grazia a diversi condannati a morte, e protesse pittori e architetti, incentivando in Francia la diffusione del gusto neoclassico.
Il caso di Maria Antonietta e quello di Madame du Barry sono straordinariamente attuali: si tratta infatti di due vittime di un vero “accanimento mediatico” ante litteram, com’era raramente accaduto nella storia occidentale.
Un inedito, imperdibile incontro a cura di Alessandro Malinverni, conservatore del Museo Gazzola. Dottore di ricerca in storia dell’arte, Malinverni insegna Storia dell’arte al Gazzola e dirige la rivista “Strenna Piacentina”; tiene conferenze e organizza mostre dedicate all’arte e alla storia dal Sette e al Novecento, con particolare attenzione al mondo femminile.
Sabato 21 ottobre, ore 21.00
Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano
LELLA COSTA in QUESTIONI DI CUORE
Le “lettere del cuore” di Natalia Aspesi sul Venerdì di Repubblica diventano uno spettacolo. Un viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale delle donne (e ovviamente degli uomini) nel corso degli ultimi trent’anni. I tradimenti, le trasgressioni, le paure, i pregiudizi. Migliaia di storie intorno all’amore e alla passione che, incredibilmente, non cambiano con il passare dei decenni e l’evoluzione del costume. Dalla ragazzina infatuata per un uomo tanto più grande di lei, alla signora che s’innamora di un sacerdote, alla moglie tradita e abbandonata… Tutte hanno imbracciato la penna (più recentemente la tastiera del pc) per scrivere a Natalia Aspesi chiedendo un consiglio, un parere. E le risposte, argute, comprensive, feroci, spesso sono più gustose dal leggere delle domande.
A dare voce sul palco a questa corrispondenza LELLA COSTA in un gioco di contrappunti tra botta e risposta che raggiunge tutte le sfumature, i diversi gradi d’intensità e di intimità.
Lella Costa, laurea in lettere e diploma all’Accademia dei Filodrammatici, è una delle più rinomate attrici italiane, da sempre impegnata in un percorso artistico originalissimo che l’ha portata a frequentare autori contemporanei, a lavorare in radio, ad avvicinarsi al teatro-cabaret e creare importanti sodalizi con artisti come Alessandro Baricco, Gabriele Vacis, Giorgio Gallione, Stefano Bollani, Ivano Fossati… Tra i suoi lavori più noti e amati figurano Magoni, Precise parole, Traviata, Alice. Una meraviglia di paese, Amleto e Ragazze. Nelle lande scoperchiate del fuori.
A Lella Costa viene conferito il Premio Pulcheria 2017 per il talento femminile.
www.pulcheria.it