Prostituzione, aumentano le minorenni costrette alla strada. Fiaccolata a Piacenza

Prostituzione

Dall’osservazione effettuata nel periodo dicembre 2016 – gennaio 2017 dalle 31 Unità di strada della Comunità Papa Giovanni XXIII operative in varie città d’Italia emerge un aumento delle minorenni indotte alla prostituzione, che in alcune zone arriva al 50% delle presenze in strada.

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Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni la Comunità papa Giovanni XXIII organizza una serie di eventi in occasione di santa Giuseppina Bakhita – l’8 febbraio – che fu resa schiava all’età di 7 anni ed è oggi simbolo di riscatto per le vittime di tratta.

4 FEBBRAIO – Fiaccolata a Piacenza

Fiaccolata per le vie della città. Partenza alle ore 16.00 da viale Malta (area parcheggio davanti alla questura) e arrivo in Piazza Cavalli. Alle 18.00 Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Gianni Ambrosio, presso la Basilica di San Francesco.

 

Il fenomeno riguarda soprattutto minorenni nigeriane

«Quelle che incontriamo in questo periodo sono tutte nuove – spiegano i responsabili dell’Unità di strada di Verona. Ci raccontano di essere arrivate da uno o due mesi con i barconi, dopo essere passate dalla Libia».

A Settimo Torinese si è osservata una presenza di 25 vittime di tratta stimate minorenni su un totale di 40, a Trofarello(TO) 15 su 30. L’Unità di strada di Verona sud durante una recente rilevazione dicembre ha segnalato 20 ragazze presunte minorenni su 45. Le vittime, se contattate, dichiarano età tra i 18 e i 21 anni ma i loro tratti somatici e comportamentali consentono di ritenere con ragionevole certezza la minore età.

«A volte sono le stesse vittime presenti da più tempo a segnalarci preoccupate la presenza di ragazzine minorenni, chiedendoci di intervenire» raccontano i volontari delle Unità di strada.

«Questa violenza protratta nei confronti di ragazzine è un fatto inaccettabile – dichiara Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII –. Chiediamo ai responsabili delle forze dell’ordine di applicare l’articolo 600 bis del Codice Penale che punisce con pena da 1 a 6 anni di reclusione chiunque commette atti sessuali nei confronti di minorenni dietro pagamento di corrispettivo con persone di età compresa tra i 14 e i 18 anni, mentre sotto i 14 anni è previsto il reato di pedofilia».