Prostituta trovata in piena notte legata e imbavagliata a Saliceto, in manette un 52enne

auto pirata

Seminuda, legata e rapinata. Era stata trovata da una guardia giurata nella zona di Saliceto di Cadeo la notte tra l’1 e il 2 settembre scorsi. Vittima una prostituta rumena di 23 anni. Un vigilante di passaggio ha notato la ragazza seduta su un marciapiede: svestita, ferita, con un nastro isolante sulla bocca e le mani legate. Subito il vigilante aveva chiamato i soccorsi e sul posto si erano recati i sanitari del 118 insieme ai carabinieri della compagnia di Fiorenzuola. La ragazza straniera era stata accompagnata al pronto soccorso di Piacenza con lesioni per circa 30 giorni di prognosi. Una volta medicata, aveva raccontato di essere stata raggiunta da un cliente in prossimità della rotatoria di Pontenure, lungo la via Emilia Parmense. L’uomo l’aveva fatta salire in auto e con lei aveva raggiunto un campo, in una zona appartata. A quel punto la ragazza si era spogliata, ma prima di iniziare il rapporto sessuale il cliente l’aveva bloccata riuscendo a legarle le mani con fascette da elettricista, tapparle la bocca con il nastro adesivo per poi rubarle dalla borsetta circa mille euro in contanti. A fatica la vittima dell’aggressione era riuscita ad aprire la portiera gettandosi dall’auto per poi fuggire a gambe levate fino a Saliceto di Cadeo, dove era stata notata dalla guardia giurata.

Radio Sound

I carabinieri di Fiorenzuola hanno avviato indagini serrate e tecnologicamente complesse, coordinate dal pm Emilio Pisante. Gli inquirenti hanno analizzato attentamente le telecamere collocate lungo le strade interessate dall’episodio, poi una volta individuata la vettura sospetta hanno incrociato gli spostamenti dell’auto con i tabulati telefonici del presunto conducente. Al termine degli accertamenti è emerso l’autore, un 52enne residente a Fiorenzuola. Arrestato, è stato condotto al carcere delle Novate dove si trova tuttora. Il gip Adele Savastano, infatti, ha parlato di condotta da predatore nei confronti di donne vulnerabili, un aspetto del carattere che ha spinto la procura a optare per la custodia cautelare in carcere. Per il 52enne le accuse sono sequestro di persona, minacce gravi e lesioni.