Chiara Bersani, artista attiva sia nell’ambito delle arti visive sia in quello della performing art, con il suo “Gentle Unicorn” chiude a Piacenza la sezione “residenze creative” del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” 2018. Appuntamento al Teatro Gioia mercoledì 17 ottobre alle ore 21.
Lo “Stabat Mater” è una preghiera del XIII secolo da cui Antonio Tarantino prende a prestito il nome, la figura della Madre e la tematica del dolore. L’autore rende attuale la figura della Madre del Cristo, per trasferirla nel tempopresente facendone una sorta di Madonna dei bassifondi. In scena in questo “oratorio per voce sola”, come recita il sottotitolo, Maria Paiato, attrice fuoriclasse protagonista tra l’altro di alcuni storici allestimenti di Luca Ronconi, direttada Giuseppe Marini.
“Stabat Mater”, spettacolo prodotto da Società per Attori, chiude a Piacenza la programmazione dell’edizione 2018 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”. Appuntamento al Teatro Filodrammatici venerdì 19
ottobre alle ore 21.
Al Teatro Gioia mercoledì 10 ottobre alle ore 21 va in scena “NOSTOI I View Room”. La creazione realizzata in
residenza artistica presso Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” 2018, vede in scena Clo Passaro, Maria Novella Tattanelli, Mattia Mele, Stefano Scarnera e Andrea Zardi, con intervento musicale di Chiara Mallozzi, paesaggio visivo di Lino Budano, luci di Alessandro Gelmini.
Un viaggio alla riscoperta della lentezza e del silenzio attraverso la quotidianità della vita. È “Farsi Silenzio”, va in scena giovedì 11 e venerdì 12 ottobre alla Galleria Ricci Oddi di Piacenza per il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”. Appuntamento alle ore 21 giovedì 11, mentre venerdì 12 è prevista una doppia rappresentazione alle ore 18 e alle ore 21.
Lunedì 15 ottobre – ore 21 Teatro Filodrammatici “RITRATTO DI DONNA ARABA CHE GUARDA IL MARE” di Davide Carnevali, regia di Claudio Autelli
Undici serate di programmazione dal 1° al 19 ottobre a Piacenza per l’ottava edizione del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza e Comune di Piacenza, il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Iren e Crédit Agricole main sponsor di Fondazione Teatri e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Il ricco programma, di cui è responsabile artistico Jacopo Maj, si articolerà in diversi spazi: Teatro Filodrammatici, Teatro Gioia e Galleria Ricci Oddi. Oltre al cartellone di sei spettacoli rappresentativi del settore della ricerca, le Residenze creative, che offrono uno spaccato sul lavoro di compagnie emergenti tra teatro, danza e performing art: Teatro Gioco Vita ha offerto una “casa” al Teatro Gioia per le nuove creazioni di giovani realtà che si stanno affacciando sulla scena nazionale, tra cui alcuni artisti legati al nostro territorio, che grazie al festival hanno la possibilità di realizzare i loro studi a Piacenza e di presentarli al pubblico, concreta occasione di crescita professionale. “L’altra scena” 2018 ospita poi un evento in occasione della settimana di “EnERgie Diffuse – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità” che celebra l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018. Oltre all’appuntamento “off” con il nuovo spettacolo che i Diurni e Notturni, la compagnia del Dipartimento di Salute Mentale di Piacenza, hanno realizzato con Teatro Gioco Vita, è stata confermata la sezione educational con i progetti rivolti agli studenti delle scuole superiori.
Nella giornata inaugurale del Festival, lunedì 1 ottobre, in via Santa Franca dalle ore 19 avrà luogo l’ormai consueta proposta conviviale a scopo benefico realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana: i volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, prodotto tipico della Valtidone.
Al Teatro Filodrammatici alle ore 20.30 la programmazione 2018 de “L’altra scena” prenderà il via con “Tropicana”, un progetto di Frigoproduzioni con Francesco Alberici, Salvatore Aronica, Claudia Marsicano, Daniele Turconi, una coproduzione Teatro i, Associazione Culturale Gli Scarti. “Tropicana” è un brano del Gruppo Italiano: dopo aver dominato le classifiche dell’estate 1983, diventa un brano simbolo dell’estate tout-court, inno alla spensieratezza e ballo di gruppo per eccellenza. Utilizzando in maniera paradigmatica il brano e l’esperienza del Gruppo Italiano, lo spettacolo apre una riflessione sul rapporto tra arte e mercato. Sul palco l’identità della compagnia si sovrappone a quella del Gruppo Italiano, in un cortocircuito tra identità reali e immaginarie, in cui ogni interprete sembra fare outing delle proprie debolezze, vigliaccherie e speranze.
Primo appuntamento con le Residenze creative mercoledì 3 ottobre alle ore 21 al Teatro Gioia. In scena la compagnia NOMA Physical Theatre, nata dall’incontro tra l’inglese Jaq Bessell e un gruppo di attori e danzatori con l’obiettivo di proporre un segno di unità e coesione fra le nazioni sia attraverso l’esplorazione e la combinazione di diverse tradizioni europee, sia attraverso lo sviluppo di un linguaggio artistico in grado di oltrepassare i confini linguistici. Una pluralità di espressioni, quindi, in un lavoro che pone il corpo dell’attore/performer al centro di una ricerca in cui si combinano le discipline del teatro, del teatro fisico e della danza attraverso la condivisione di training specifici. Lo studio che presenteranno è “Medea: a Work in Progress”, progetto e regia di Andrea Coppone. Un viaggio nel mito di Medea: attraversando testi e tradizioni di epoche diverse, da Euripide fino ad arrivare a Heiner Muller, i NOMA Physical Theater rileggono il mito attraverso il teatro fisico.
Venerdì 5 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici sarà in scena “Antropolaroid” di e con Tindaro Granata, produzione Proxima Res. Spettacolo che ha ottenuto numerosi riconoscimenti (tra cui il Premio della critica ANCT – Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2011 e il Premio “Mariangela Melato” 2013 Attore emergente a Tindaro Granata, è la fotografia di una famiglia siciliana, una polaroid umana che si snoda attraverso la voce e il corpo di Tindaro Granata. Le storie tramandate inconsapevolmente dai nonni di Tindaro, diventano lo spunto originalissimo e poetico per un racconto popolare in cui la famiglia, insieme alla storia di un paese, sono i protagonisti. Personaggi e voci prendono vita esclusivamente con l’aiuto del corpo dell’interprete, solo ad abitare la scena vuota. Creano la storia di una famiglia italiana, in cui il male si perpetua come un’eredità misteriosa tramandata da padre in figlio, un male che si presenta ad ogni nascita e ad ogni morte.
Lunedì 8 ottobre, sempre al Teatro Filodrammatici alle ore 21, appuntamento con “Intimità”, uno spettacolo di Amor Vacui, ideazione e regia Lorenzo Maragoni, con Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo e Andrea Tonin, produzione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale, progetto che ha ottenuto la Menzione speciale della giuria al Premio Scenario 2017. “Intimità” è un discorso, un’analisi, uno spettacolo, intorno alla nostra tendenza a ripetere, nelle relazioni, gli stessi schemi di comportamento. Tre attori cercano di parlarne, in modo a un tempo pubblico e privato. Forse il teatro è il luogo giusto per esplorare queste dinamiche, al microscopio e al rallentatore. Questo spettacolo, attraverso una storia forse d’amore tra attori e pubblico, vuole esplorare la ricerca di un equilibrio tra le reciproche disponibilità a lasciarsi comprendere, sorprendere, ascoltare. Vuole essere un contesto sperimentale in cui confrontarci con la nostra disponibilità ad essere o non essere: in intimità.
Mercoledì 10 ottobre alle ore 21 al Teatro Gioia, per la sezione Residenze creative, protagonista il danzatore e coreografo piacentino Andrea Zardi con la sua compagnia ZA|DanceWorks. “Nòstoi|View Room” il titolo della performance, in cui cinque persone costruiscono il proprio rapporto con la casa: chi vuole stare, chi non si relaziona con gli altri, chi non ha intenzione di tornare e chi vorrebbe ma, fuggendo, trova sempre una nuova meta. L’idea del ritorno a Casa, fra l’Ulisse ritratto da De Chirico che naviga su un tappeto all’interno della sua stanza e la storia delle relazioni che costruisce nel suo viaggio di naufrago, è il viaggio di ognuno: il rapporto con la propria dimora e dimensione umana. Progetto e regia sono di Andrea Zardi, che vedremo anche in scena insieme a Clo Passaro, Maria Novella Tattanelli, Mattia Mele e Stefano Scarnera.
Giovedì 11 e venerdì 12 ottobre alle ore 21 alla Galleria Ricci Oddi sarà protagonista il piacentino Marco Cacciola con “Farsi silenzio”. Sarà un viaggio alla riscoperta della lentezza e del silenzio attraverso la quotidianità della vita. Gli spettatori verranno dotati di cuffie, in modo da cercare e attivare nuove relazioni tra lo spazio esterno/pubblico e quello interno/privato. In un’epoca in cui l’immagine è così prepotente, il tentativo è lasciare che il suono suggerisca le parole, per scrostarle e riportare alla luce il loro vero significato: c’è bisogno di silenzio. Progetto e interpretazione sono di Marco Cacciola, drammaturgia di Tindaro Granata, produzione Elsinor. Si tratta di una rappresentazione a pubblico limitato per massimo 50 spettatori con prenotazione obbligatoria (in caso di esubero di adesioni potranno essere effettuate recite aggiuntive alle ore 18).
Al termine dello spettacolo di giovedì 11 ottobre, alle ore 22.30 sempre alla Galleria Ricci Oddi, in programma la performance di CollettivO CineticO “O+< Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo”, azione e creazione Francesca Pennini (danza), Andrea Amaducci (grafica live), evento inserito all’interno di Intercity – percorsi di danza fra le città d’arte realizzati dalla rete Anticorpi con il sostegno della Regione Emilia-Romagna in occasione della settimana di EnERgie Diffuse – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità. Una ricerca sul contenuto dinamico dell’istante formale, sulla complessità coerente della percezione lampante, sulla struttura filtrante del feedback in linguaggi differenti. Si tratta di una performance modulare durante la quale gli artisti rielaborano e deteriorano di volta in volta le informazioni. Il writer acquisisce dei frame della danza tramite una specifica modalità del guardare e il movimento viene “taggato” con estrema velocità sulla superficie scenica.
Claudio Autelli firma la regia di “Ritratto di donna araba che guarda il mare” di Davide Carnevali, autore teatrale tra i più apprezzati, specialmente all’estero, che con questo testi vince nel 2013 il Premio Riccione per il Teatro. Appuntamento lunedì 15 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici. In scena Alice Conti, Michele Di Giacomo, Giacomo Ferraù e Noemi Bresciani, produzione LAB121. “Ritratto di donna araba che guarda il mare” è un testo sulla condizione della donna e sul potere dell’uomo. Una lotta verbale che genera distanza e alimenta incomprensioni. Una riflessione non scontata su migrazione e scontri tra culture, e allo stesso tempo un’esplorazione della possibilità del tragico nella contemporaneità. L’uomo europeo e la donna araba portano con loro i valori di culture differenti, di popoli per sensibilità lontani tra loro, ma accomunati dal fatto di affacciarsi sul Mediterraneo.
Sabato 13 ottobre un appuntamento “off” alle ore 20.30 al Teatro Filodrammatici: il debutto del nuovo spettacolo firmato da Teatro Gioco Vita con la compagnia Diurni e Notturni, formata da ospiti e operatori del Dipartimento di salute mentale. “PARCOndicio”, progetto e regia Nicola Cavallari, collaborazione artistica Michele Cafaggi, con Elisabetta Aldrigo, Rino Bertoni, Andrea Boselli, Barbara Castellani, Maria Teresa Dadomo, Pierangelo Ferrari, Massimo Maffi, Luca Mezzadri, Ivo Pizzoni, Graziano Regondi, Ferdinando Scaglia, Michael Tampanella e l’amichevole partecipazione di Simone Schiavi. Una creazione collettiva della compagnia, supervisione drammaturgica e aiuto regia Debora Migliavacca Bossi. È la storia di un parco di quartiere, un giardino pubblico, è il racconto del tempo che passa e della necessità di trovare un luogo. Nel solco delle ultime produzioni dei Diurni e Notturni, anche questo lavoro è dedicato alla visual comedy, linguaggio che la compagnia padroneggia sempre più.
Terza e ultima esperienza di Residenze creative mercoledì 17 ottobre sempre alle ore 21 al Teatro Gioia con l’Associazione Culturale Corpoceleste_C.C.00# in scena con “Gentle Unicorn”, ideazione, creazione e azione di Chiara Bersani. «Io, Chiara Bersani, alta 98 cm, mi autoproclamo carne, muscoli e ossa dell’Unicorno. Non conoscendo il suo cuore proverò a dargli il mio respiro, i miei occhi. Di lui raccoglierò l’immagine, ne farò un costume destinato a diventare prima armatura poi pelle. Nel dialogo tra la mia forma che agisce e la sua che veste, scopriremo i nostri movimenti, i baci, i saluti, gli sbadigli». Sono queste le parole con le quali l’artista, attiva sia nell’ambito delle arti visive che in quello della performing art, presenta il suo “Gentle Unicorn”. Un’ulteriore tappa della ricerca di un’artista che ha lavorato tra gli altri in spettacoli di Alessandro Sciarroni, Babilonia Teatri, Jérôme Bel e Marco D’Agostin e che sola in scena affronta la figura mitologica dell’unicorno, oggi parte dell’iconografia pop, individuandone il graduale mutamento nel corso dei secoli.
Chiude il festival una grande attrice, Maria Paiato, protagonista tra l’altro di alcuni storici allestimenti di Luca Ronconi, in scena con “Stabat Mater” oratorio per voce sola di Antonio Tarantino, regia di Giuseppe Marini, una produzione Società per Attori. Appuntamento venerdì 19 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici. Lo “Stabat Mater” è una preghiera del XIII secolo attribuita a Jacopone da Todi. Tarantino ne prende a prestito il nome, la figura della Madre e la tematica del dolore. L’autore la rende attuale facendone una sorta di Madonna dei bassifondi: Maria Croce, la protagonista, è una ragazza-madre ex prostituta. Un testo che si caratterizza per il linguaggio di quella marginalità suburbana, dannata, condannata e dimenticata dalla Storia: la lingua degli ultimi, dei reietti, degli emarginati, degli scarti e detriti della cosiddetta modernità. Oratorio per voce sola, recita il sottotitolo del testo: è la Madre, sola in scena, che si strugge d’attesa, sia di avere notizie del figlio sia della figura dissoluta e traditrice del padre.
ATTIVITÀ EDUCATIONAL
L’edizione 2018 del Festival di Teatro Contemporaneo “L’altra scena” conferma le attività educational rivolte alle scuole superiori, che fanno capo all’Ufficio scuola di Teatro Gioco Vita guidato da Simona Rossi. In primo luogo il progetto, che prosegue analoghe esperienze realizzate nelle ultime edizioni del Festival, dedicato alla critica teatrale: si tratta di “Sguardi critici” a cura di Nicola Arrigoni, redattore del quotidiano “La Provincia” di Cremona e critico teatrale, collaboratore anche dei periodici “Sipario” e “Hystrio” e della testata on line “Paneacqua Culture”. I percorsi proposti verteranno sugli spettacoli “Tropicana”, “Antropolaroid”, “Intimità”, “Ritratto di donna araba che guarda il mare” e “Stabat Mater”.
Al termine degli spettacoli, le compagnie e gli artisti ospiti del Festival “L’altra scena” incontrano il pubblico intervistati dal critico teatrale Nicola Arrigoni: Frigoproduzioni lunedì 1 ottobre, Tindaro Granata venerdì 5 ottobre, Amor Vacui lunedì 8 ottobre, LAB121 lunedì 15 ottobre, Maria Paiato venerdì 19 ottobre, sempre al Teatro Filodrammatici.
INFO
I biglietti per gli spettacoli costano 10 euro (intero), 8 euro (ridotto convenzioni) e 5 euro (ridotto studenti); per lo spettacolo “Stabat Mater” i biglietti costano 15 euro (intero), 13 euro (ridotto convenzioni) e 10 euro (ridotto studenti).
Si può acquistare anche un pass che dà diritto alla visione di 6 spettacoli (5 al Teatro Filodrammatici, 1 alla Galleria Ricci Oddi) al costo di 60 euro (intero), 50 euro (ridotto convenzioni), 33 euro (ridotto studenti). Chi sottoscrive il Pass “L’altra scena” ha diritto alla massima riduzione sul prezzo del biglietto lo spettacolo “PARCOndicio”.
Per la performance di CollettivO CineticO alla Galleria Ricci Oddi giovedì 11 ottobre alle ore 22.30 l’ingresso è gratuito per i possessori del biglietto per lo spettacolo “Farsi silenzio” e per coloro che hanno sottoscritto il pass “L’altra scena”.
Grazie ad una convenzione sottoscritta tra Teatro Gioco Vita e Società Sportiva Dilettantistica LeClub, a tutti coloro che sottoscrivono un pass “L’altra scena” la Palestra LeClub offre una settimana di prova gratuita. Inoltre gli abbonati di Teatro Gioco Vita potranno usufruire di particolari offerte sui servizi delle Terme di Salsomaggiore. Ulteriori informazioni in biglietteria.
La prevendita di biglietti e pass è in corso alla biglietteria di Teatro Gioco Vita in via San Siro 9, dal martedì al venerdì ore 10-16 e sabato ore 10-13 (tel. 0523.315578, biglietteria@teatrogiocovita.it). Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.
TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
TEATRO GIOIA via Melchiorre Gioia 20/a – telefono 0523.1860191
GALLERIA RICCI ODDI via San Siro 13
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it