L’ostello Don Zermani di via Zoni si prepara ad accogliere un nuovo gruppo di richiedenti asilo dopo aver cessato l’attività il 30 aprile scorso. La struttura può ospitare fino a 53 persone, nel caso specifico pare saranno circa 40 i profughi ospitati. Una nuova destinazione che suscita le ire della Lega Nord.
“Prima si parla di rilanciare il turismo a Piacenza e in provincia, poi si riempiono le strutture ricettive di immigrati. E così anche all’ostello Don Zermani, come già avviene in altri hotel della città, un turista si vedrà negata una camera perché ad occuparla è con buone probabilità un clandestino al quale verrà respinta la richiesta di asilo politico”. È il commento del segretario della sezione cittadina della Lega Nord, Luca Zandonella, sull’arrivo di quaranta richiedenti asilo in via Zoni a Piacenza.
“Invece di rimpiazzare i turisti con i presunti profughi facendo il gioco di chi ha architettato un’invasione molto vantaggiosa per qualche organizzazione – attacca Zandonella -, è necessario rescindere la convenzione che lega il Comune a Prefettura e Asp Città Di Piacenza, la quale deve tornare ad occuparsi esclusivamente di persone in difficoltà. Dev’essere annullata anche la convenzione con la rete Sprar, affinché le risorse investite per questo servizio vengano impiegate per i piacentini bisognosi. Infine, il Comune deve negare qualunque cessione di strutture municipali ai migranti economici che non sono profughi”.