Presidio contro l’immigrazione incontrollata, CasaPound: “Solo un grande business”

Erano oltre cinquanta i militanti e simpatizzanti di CasaPound scesi in piazza l’altro pomeriggio davanti alla stazione di Piacenza per protestare contro l’ultimo bando per l’accoglienza dei profughi.

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“Siamo qui a contestare – spiega il responsabile piacentino del movimento, Pietro Pavesi – la scelta di stanziare una assurda cifra di denaro pubblico per la sistemazione dei profughi o sedicenti tali, una cifra che raggiunge quasi 40 milioni di euro e che avrebbe trovato migliaia di soluzioni d’uso migliori per Piacenza e chi la vive, come aiuti nelle case popolari o start up per giovani imprenditori”.

“Invece – continua – per continuare a sostenere il business che si è creato intorno all’accoglienza, business ad uso e consumo delle cooperative e delle associazioni che carpiscono l’appalto, si è deciso, vergognosamente, di esasperare una provincia che non può più accogliere richiedenti asilo e che sta già soffrendo di un gravissimo problema di degrado e criminalità”.

“Una situazione – sottolinea – che è visibile agli occhi di tutti semplicemente scorrendo i titoli dei giornali dell’ultimo mese,
basti pensare all’emanazione di 15 mandati di arresto per l’immenso giro di spaccio che si aggirava fra Castel S.Giovanni e Sarmato, i cui proventi, si teme, finissero in ambienti riferibili al terrorismo”.

“Questa situazione – conclude la nota – è assolutamente inaccetabile, dunque abbiamo deciso di scendere in piazza per denunciare tutto questo, attaccando un sistema ingiusto e per ribadire, con forza, che Piacenza è stanca di subire ed ha intenzione di rialzare la testa”.