Polledri: “Infondate le critiche dei Cinemaniaci”. La replica: “Difficoltà a incontrare l’assessore”

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Piero Verani, presidente Cinemaniaci Associazione Culturale, e Alessandro Fornasari, presidente Arci Piacenza, rispondono alle parole dell’assessore Polledri.

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Interviene Piero Verani, citato direttamente: “Da quasi 10 anni rappresento un’associazione che opera a Piacenza dal 1988 e che, grazie alle numerose iniziative culturali organizzate in campo cinematografico e non solo, si è guadagnata la stima della gente e la credibilità di molti soggetti. La manifestazione di cinema all’aperto quest’estate è stata un grande successo, per merito del Comune di Piacenza e degli organizzatori Arci e Cinemaniaci, dunque non capisco il bisogno di questa polemica. Abbiamo iniziato a luglio e non come di consueto intorno al 20 giugno, e abbiamo avuto delle pause concordate con il Comune, specie in luglio, per evitare sovrapposizioni con gli eventi organizzati al Farnese: questa è la verità da dire a chi ci chiede conto dell’inizio ritardato e delle interruzioni.”.

Riguardo alle presunte lamentele rivolte al Comune di Piacenza continua Verani: “Devo precisare che in più occasioni, nel corso delle serate al Daturi, non mi sono lamentato, anzi ho ringraziato l’Amministrazione per avere deciso di confermare l’evento estivo attraverso la pubblicazione di un nuovo bando; la nuova Giunta avrebbe potuto legittimamente scegliere di optare per altri progetti, seppur in direzione contraria alla volontà popolare che si era espressa in primavera con lettere a Libertà (e non solo) e almeno 3.000 firme. Un ringraziamento espresso non solo a parole, ma nei fatti: il logo del Comune è infatti ben visibile sul materiale pubblicitario, nelle brochure e nei nostri comunicati stampa. Ci ha invece sicuramente ostacolato nella programmazione delle attività – ricordiamo che è per noi un hobby e ci serve tempo per la pianificazione – la difficoltà nell’ottenere un incontro con l’Assessore, non solo per esporre le nostre proposte, ma anche solamente per conoscerci. Siamo pur sempre un soggetto che da anni vivacizza, insieme ad altri, l’ambiente culturale piacentino.”.

Riguardo al parlare a nuora perché la suocera intenda nel comunicato dell’assessore, Verani replica: “Naturalmente parlo con gli spettatori, sia in privato che come pubblico, e qualunque cosa dica loro, lo faccio per comunicare con la gente, non certo perché venga riferito qualcosa all’Assessore, al quale – come detto pocanzi – ho cercato senza successo di parlare in più occasioni.”.

A sostegno del collega Verani interviene il presidente provinciale di Arci, Alessandro Fornasari: “Visto che siamo stati in ballo, come concessionari del servizio relativo all’organizzazione della rassegna estiva di cinema all’aperto, mi sembra corretto intervenire e fare alcune precisazioni e considerazioni. Innanzitutto mi sento di confermare quanto affermato da Verani, avendo io stesso presenziato a quasi tutte le serate, soprattutto alle ultime; non mi pare di aver colto alcuna lamentela, velata o manifesta che fosse; piuttosto è stato rilevato, anche dal sottoscritto, come i ritardi nella definizione dell’intero palinsesto estivo, non abbiano facilitato il coordinamento tra i vari soggetti organizzatori delle attività che si sono svolte tra il Campo Daturi e Palazzo Farnese. Credo, quindi, che all’Assessore siano giunte voci inesatte e tendenziose. In particolare, la sera del 4 settembre, ultima della rassegna di cinema all’aperto al Daturi, ho avuto modo di confrontarmi in loco con l’organizzatore dell’Estate al Farnese. Abbiamo convenuto che, a parte proprio quella stessa sera, non ci siano stati particolari problemi di coesistenza. Ne è conferma il fatto che, avendone avuto notizia per tempo, le sere del 5, 17, 24, 31 luglio e 2 e 29 agosto, laddove erano programmati concerti al Farnese, il cinema è rimasto fermo. Abbiamo sovrapposto invece le serate del 10 e 19 luglio in quanto gli eventi programmati non erano in contrasto per l’intrinseca tipologia degli stessi. Discorso diverso per ciò che riguarda proprio il 4 settembre, quando la proiezione del film è stata fortemente disturbata dal bel concerto di Gianni Belleno e Nico Di Palo. Ma tant’è, pazienza. Non ne abbiamo fatto un dramma. E gli spettatori hanno capito. Ci siamo semplicemente lasciati con l’auspicio che in futuro il coordinamento degli eventi possa essere fatto con maggiore anticipo.”.

Continua Fornasari: “La rassegna estiva al Daturi è frutto di una collaborazione tra Comune e Arci dove entrambi i soggetti, secondo i criteri definiti dal capitolato del bando, si fanno carico di costi e impegni per consentire ai piacentini di passare più di 50 serate al Daturi potendosi godere un film di qualità e trascorrere una serata piacevole in compagnia. Sicuramente va dato atto all’Amministrazione di aver confermato, in continuità con il passato, il sostegno all’iniziativa. Una cosa però credo vada chiarita: nessun contributo in denaro è stato erogato ad Arci per l’organizzazione della rassegna al Daturi, così come ormai avveniva da alcuni anni.”.

Prosegue Fornasari: “Certo è che un comunicato stampa così lascia l’amaro in bocca. Crediamo che un’Amministrazione dovrebbe farsi vanto di un’iniziativa popolare come il cinema all’aperto, un’attività complessa che non solo coinvolge tanti piacentini come fruitori, ma anche un nutrito numero di studenti, di volontari e di associazioni che da anni trovano ospitalità all’interno del nostro palinsesto estivo.”.

Conclude Fornasari: “Non abbiamo mai fatto i conti in tasca al Comune, per cui non sappiamo quanto investa in questa manifestazione. Ci spiace però che vengano citate cifre totalmente decontestualizzate. Quando un’Amministrazione eroga un contributo, di qualunque entità esso sia, lo fa a fronte di un preciso progetto, avendone, al termine, una puntuale rendicontazione da parte del beneficiario.”.

 


 

“Mi è giunta voce che in una delle serate conclusive della rassegna cinematografica estiva all’Arena Daturi siano state espresse pubblicamente, dal presidente dell’associazione Cinemaniaci Piero Verani, alcune lamentele nei confronti dell’Amministrazione comunale, colpevole a suo dire di non aver mostrato sufficiente sostegno nei confronti della manifestazione e, addirittura, di averla penalizzata organizzando un fitto calendario di iniziative a Palazzo Farnese, il cui rumore sarebbe stato di disturbo alle proiezioni. Dimenticando, però, di aver concordato che il cartellone del cinema non avrebbe dovuto sovrapporsi alle date, già fissate, dell’estate culturale; nessuno ha impedito che ciò avvenisse comunque, ma è paradossale che a protestare siano stati proprio coloro che non hanno rispettato gli accordi”. A sottolinearlo è l’assessore alla Cultura Massimo Polledri, che aggiunge: “Se l’obiettivo era di parlare a nuora, ovvero a una platea di decine di spettatori, perché suocera intendesse, mi spiace constatare che non si sia avuta la correttezza di rivolgersi direttamente al sottoscritto, rifiutando a priori il confronto e preferendo criticare senza contraddittorio”.

“Mi sembra doveroso – spiega Polledri – al di là delle considerazioni personali su un atteggiamento che non condivido, fare alcune precisazioni sulla questione. L’affidamento della rassegna cinematografica estiva per il biennio 2018-2019 è stato deliberato dalla Giunta il 13 aprile scorso, mettendo gratuitamente a disposizione del gestore, per tutto il periodo di attività, la pulizia dei servizi igienici, la fornitura dell’energia elettrica, di impianti anticendio ed estintori a norma, la manutenzione della scala di accesso, dell’ascensore e della segnaletica, oltre alla cura e alla pulizia del verde. L’Amministrazione ha provveduto anche alla struttura di sostegno per lo schermo, con le relative operazioni di montaggio e disintallazione, nonché alla posa di 50 transenne, 8 tabelloni metallici e 400 sedie conformi alle regole antincendio. Ciò ha comportato, per la sola edizione 2018, spese a carico del Comune per 1.128,50 euro destinati alle pulizie e 6.710 euro per lo schermo. Senza dimenticare gli oneri indiretti annuali per la concessione del campo Daturi, pari a 28.700 euro, e quelli per la concessione di attrezzature valutabili in 27 mila euro per il biennio, ovvero 13.500 per il solo 2018. Se la matematica non è un’opinione – rimarca l’assessore – parliamo di 7.838,50 euro di costi fatturati e 42.200 euro di oneri indiretti, per un totale che supera quota 50 mila euro”.

“Credo sinceramente – conclude Polledri – che i Cinemaniaci e Arci non possano lamentare scarso sostegno da parte dell’Amministrazione, a maggior ragione se consideriamo i contributi erogati dal Comune tra il 2008 e il 2016, anno in cui, a dicembre, è uscito l’ultimo bando per i finanziamenti alle associazioni culturali: Arci faceva la parte del leone con 159.900 euro incassati in nove anni, per diverse iniziative tra cui il cinema all’aperto. Cosa dovrebbero dire le realtà culturali, numerose, che nello stesso periodo hanno ricevuto non più di 500 o 1000 euro dalle precedenti Giunte comunali? Mi pare che, a dispetto delle risorse sempre più scarse, questa Amministrazione non si sia certo sottratta all’impegno di confermare il cinema all’aperto, né di garantire la massima disponibilità ai vincitori del bando. Ricordo però, al presidente Verani in particolare, che il panorama culturale piacentino è fortunatamente ricco, variegato e animato non solo dall’amore per il cinema; offrire un calendario composito di iniziative significa onorare questa pluralità, avere rispetto e garantire parità di trattamento per tutte le associazioni”.