La nota stampa
Tommaso Foti (Fdi-An) torna a puntare il dito sull’immobile ubicato nella frazione di Albone di Podenzano, nel piacentino, destinato a ospitare “diversi cosiddetti ‘richiedenti asilo’” e sulle “valutazioni opposte” della Prefettura di Piacenza e del Comune di Podenzano sul suo utilizzo.
Alla prima interrogazione datata 12 luglio 2017 – scrive il consigliere – la Giunta regionale ha risposto il 26 luglio, rilevando che la Prefettura di Piacenza – Ufficio Territoriale del Governo, deputata alla gestione dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, aveva comunicato la partecipazione della società Multiethnic Destination lnternational S.R.L. all’avviso pubblico emanato dalla stessa Prefettura il 21 febbraio 2017 per l’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, questa società – riporta Foti sulla base della risposta – aveva offerto la struttura in oggetto per un totale di 30 posti e aveva comunicato agli uffici del Comune di Podenzano la dichiarazione di ogni conformità richiesta, con annessi permessi edilizi, tanto che è stata stabilita “l’accoglienza per 25 migranti”, “assegnati il 12 luglio”.
Il 22 luglio, tuttavia, – evidenzia il consigliere in una nuova interrogazione – il sindaco di Podenzano, in seguito a un sopralluogo tecnico effettuato nell’immobile il 14 luglio, ha emesso un’ordinanza, trasmessa anche all’Ausl piacentina e ad Arpae-Servizio di Piacenza per gli accertamenti di competenza, dichiarando l’inagibilità totale dell’unità immobiliare per la mancanza dei requisiti igienico-sanitari e della salubrità minima e necessaria dei locali e disponendo lo sgombero immediato della struttura.
Appare quindi “anomalo e contradditorio” – stigmatizza il consigliere – che Prefettura di Piacenza e sindaco di Podenzano, in relazione all’utilizzo dello stesso immobile, esprimano valutazioni opposte: per la Prefettura, infatti, “sono state effettuate le previste verifiche concernenti l’idoneità della struttura, risultate nel rispetto delle norme vigenti”, mentre il sindaco, sulla base dei rapporti tecnici in suo possesso, ne attesta “l’inagibilità totale”.
Foti chiede quindi alla Giunta se sia al corrente di questo nuovo sviluppo della vicenda e quali valutazioni esprima, “anche rispetto alla nota inviata dalla Prefettura di Piacenza in relazione al primo atto ispettivo presentato, smentita dalla successiva ordinanza del sindaco”.
Di qui, l’invito del consigliere all’esecutivo regionale di comunicare al Governo “l’assurda situazione che si determina ogni qualvolta si tratti di accogliere i cosiddetti ‘richiedenti protezione internazionale’ sui territori, situazione che vede puntualmente l’autorità locale di Governo confliggere con i sindaci” coinvolti.