Importante convegno alla Sala dei Teatini dal titolo “Sicurezza urbana e polizia di comunità” organizzato dal Comune di Piacenza, in collaborazione con la Polizia locale di Milano e la Polizia municipale della Città di Torino. L’incontro era dedicato alla legge di conversione del D.L. 14/2017 in materia di sicurezza delle città “disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza”. Erano presenti il sindaco Paolo Dosi, l’onorevole Paola De Micheli, il prefetto Anna Palombi, il presidente della Provincia Francesco Rolleri, il questore Salvatore Arena, il comandante della polizia municipale di Piacenza Piero Vergante, il direttore generale Direzione Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione della Regione Lombardia Fabrizio Cristalli, il responsabile dell’area Sicurezza Urbana e Legalità della Regione Emilia Romagna Gian Guido Nobili, il responsabile dell’Area Polizia Locale dell’Emilia Romagna Gian Luca Albertazzi e Claudio Mascella, ufficiale della polizia municipale di Genova e segretario generale del sindacato SULPL. Incontro moderato da Giorgio Lambri, capo redattore di Libertà.
Novità per la polizia locale (che si vede riconosciuto l’equo indennizzo, ma non la pensione privilegiata) e per la polizia (che porta a casa la reintroduzione dell’arresto con flagranza differita, non più circoscritta alle violenze allo stadio ma anche per le manifestazioni di piazza). Allargato poi il turn over, sempre per la polizia municipale (richiesta, arrivata dall’Anci) e inasprite le sanzioni per i parcheggiatori abusivi (senza arrivare al carcere). Non arriva, invece, il numero identificativo sulle divise della polizia. Sono alcune delle maggiori novità intervenute in Parlamento al Dl Sicurezza. Il provvedimento è stato approvato in via definitiva dal Senato senza modifiche rispetto alla Camera. Il testo approvato dal Governo punta a un maggior coinvolgimento dei sindaci in materia di sicurezza e anche maggiori poteri. Ampliato, infatti, la possibilità di intervento con ordinanza. Per esempio si prevede che il sindaco possa adottare ordinanze contingibili e urgenti anche al fine di superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, anche intervenendo in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Via libera ai Comuni in regola con i saldi di finanza pubblica di assumere personale di polizia locale già nel 2017 in sostituzione di quello cessato dal servizio. In particolare, si consente ai Comuni di assumere personale di polizia locale a tempo indeterminato nel limite di un contingente corrispondente all’80% della spesa relativa allo stesso personale cessato nell’anno precedente per il 2017 e 100% per il 2018. Rimane l’obbligo di non superare il tetto della spesa di personale stabilito dalla normativa in vigore. Con l’intervento, in sostanza si consente di anticipare dal 2019 al 2017 il ritorno alla disciplina prevista a regime nel 2014 e sospesa per il triennio 2016-18. L’intervento non comporta nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato, ma “solo una mera ricomposizione tra le voci di spesa dei bilanci degli enti sottoposti agli obiettivi del pareggio di bilancio”, spiega la relazione tecnica. Ok anche a misure per favorire la diffusione di telecamere di sorveglianza innovative prevedendo benefici fiscali per chi si fa carico dell’investimento. La norma stabilisce che i Comuni possano deliberare detrazioni Imu o Tasi per categorie specifiche che si fanno carico dell’investimento. La categorie sono: enti gestori di edilizia residenziale, amministratori di condomini, imprese, anche individuali, dotate di almeno dieci impianti, nonchè‚ associazioni di categoria ovvero consorzi o comitati costituiti fra imprese, professionisti o residenti. Il beneficio però non sarà per tutti i sistemi di sorveglianza, ma solo quelli tecnologicamente avanzati, cioè dotati di software di analisi video per il monitoraggio attivo con invio di allarmi automatici a centrali delle forze dellordine o di istituti di vigilanza convenzionati. Previsti anche bandi regionali per l’assunzione di personale per la gestione del numero unico europeo 112 per le emergenze, ma solo se in Regione non c’è personale in mobilità che possa assolvere al compito. Nello specifico, si prevede che per le attività connesse al numero unico europeo 112, le Regioni che hanno rispettato gli obiettivi del pareggio di bilancio possono bandire concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato (in rapporto al numero di abianti). Le procedure concorsuali sono, però, “subordinate alla verifica dell’assenza di personale in mobilità o in esubero nell’ambito della medesima amministrazione con caratteristiche professionali adeguate alle mansioni richieste”. Rivisti, e allargati, gli obiettivi dei Patti per la sicurezza, quelli sottoscritti tra il prefetto e il sindaco, su proposta del ministro dell’Interno, con accordo sancito in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali, per individuare epecifici interventi per la Sicurezza urbana. Tra gli obiettivi rintrano: prevenzione e contrasto (quest’ultima fattispecie è stata aggiunta) dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, attraverso servizi e interventi di prossimità, in particolare a vantaggio delle zone maggiormente interessate da fenomeni di degrado, anche coinvolgendo (ed è un’altra novità), mediante appositi accordi, le reti territoriali di volontari per la tutela e la salvaguardia dell’arredo urbano, delle aree verdi e dei parchi cittadini, nonchè‚ attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza; promuovere l’inclusione, della protezione e della solidarietà sociale mediante azioni e progetti per l’eliminazione di fattori di marginalità.
(Dal sito Regioni.it)