Sono stati 10637 i reati commessi in provincia di Piacenza nel corso del 2016, un calo del 14,84% rispetto al 2015. Sono i dati emersi da una ricerca del Sole 24 Ore. Il calo registrato nella nostra provincia è tra i più marcati in Italia e fissa Piacenza al 44esimo posto su 107 province, considerata una media di 3709 reati ogni 100mila abitanti.
Nello specificio, sempre nel 2016, le denunce ogni 100mila abitanti per furti sono state 2930, le denunce per associazione a delinquere sono state 2092, le estorsioni 20,57, mentre 4,88 gli omicidi o tentati omicidi. Sono state invece 29,6 ogni 100mila abitanti le rapine, 0,7 le denunce per riciclaggio, 260,5 le denunce per truffe e frodi informatiche, 1,39 le denunce per usura.
La ricerca completa è consultabile sul Sole 24 Ore cliccando qui.
“Fermo restando che le statistiche sulla sicurezza sono effettuate esclusivamente sui reati denunciati, vedere un notevole miglioramento costante a differenza, in particolare, degli anni 2013 e 2014, non può che farci piacere soprattutto tenendo conto che le risorse sono diminuite e il personale è sempre più vecchio, in quanto è da anni e anni che non pervengono a Piacenza agenti di nuova nomina” commenta Sandro Chiaravalloti del sindacato di polizia SIAP.
“Evidentemente, ci piace pensare che oltre al sacrificio del personale e alla loro forte abnegazione, abbia inciso positivamente una migliore organizzazione effettuata anche grazie ad istituti contrattuali come lo straordinario programmato, la reperibilità e gli orari in deroga, per i quali il Siap si è sempre battuto con forte tenacia e serio dialogo quando questo ben accetto, riescono, attraverso il rispetto normativo , a tamponare le scarne risorse , insieme a serie collaborazioni e una seria coordinazione tra tutte le forze di polizia, senza inutili competizioni disastrose da guerre tra bande. Tanto ancora c’è da fare e tanto faremo sindacalmente attraverso gli incontri stabiliti dal contratto, per poter incidere positivamente per un servizio sempre più qualitativo attraverso il rispetto dei diritti delle donne e uomini della Polizia di Stato. Pochi giorni fa abbiamo sottoscritto orari in deroga per far fronte ai servizi di ordine pubblico , tra pochi giorni effettueremo una modifica degli accordi sul benessere del personale e sulle pari opportunità, mentre i lavori per assicurare migliori retribuzioni continuano incessantemente per premiare soprattutto chi sta in prima linea . Una cosa va anche detta in base alle statistiche nazionali: i reati informatici sono in aumento e in espansione e chiudere gli uffici della Polizia postale sarebbe davvero un grosso sbaglio in quanto diminuirebbe il controllo di un territorio dove i reati , soprattutto sui minori e sulle donne , diventano sempre più efferati”.