Piacenza capitale cultura 2020, Alberto Esse: “Operazione di lobbing per ovviare a un vuoto culturale”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’artista piacentino Alberto Esse.

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Il tormentone ferragostano di “Piacenza capitale della Cultura 2020”continua. Dopo il fallimentare, in quanto tardivo ed assurdo, appello a collaborare lanciato dall’assessore alla cultura del Comune di Piacenza ecco uscire dal cilindro del prestigiatore non due conigli ma due tecnici di livello nazionale (ed anche si suppone di costo nazionale) incaricati dell’operazione ormai disperata di allestire in un paio di settimane il dossier propedeutico alla candidatura di Piacenza.

Si tratta di Paolo Verri (rampante e titolato manager, tra le altre cose, direttore del Comitato Matera 2019) di area di centro (pseudo) sinistra e Roberto Arditti (già autore di porta a Porta e portavoce del ministra Scajola, quello de ”a mia insaputa”!) di area berlusconiana.

Senza nessuna preclusione, anzi, nei confronti di incarichi specifici a personalità di livello nazionale, nel caso in questione è logico chiedersi come in pochi giorni e partendo da zero non conoscendo niente di Piacenza, se non forse quello che sta scritto sulle guide turistiche, questi signori possano inventarsi quel dossier che la classe politica piacentina non è riuscita a scrivere in anni. Una candidatura seria a Capitale della Cultura matura dopo anni di una seria attività culturale ed artistica unito ad una lunga collaborazione tra i vari soggetti locali, non solo con i commercianti, ma soprattutto con il mondo dell’arte e della cultura.

Con ogni evidenza si tratta di un’operazione di “marketting” e di lobbing con cui si tenta di ovviare ad un vuoto culturale, con una mossa tutta interna, ad una deteriore cultura trasformata in spettacolo.

Tra l’altro perché incaricare DUE persone se non per motivi bassamente politici? Forse per avere supposte entrature in entrambi gli schieramenti di centrosinistra e di centrodestra e perché altrimenti l’amministrazione attuale a guida (di fatto) leghista non poteva affidare l’incarico solo a Verri senza perderci la faccia.

E se la smettessimo con questa indegna farsa?