“Certo, non è ancora detta l’ultima parola, però non siamo fiduciosi”. Maria Pia Romano del Comitato “Amici della Pertite” fa il punto della situazione dopo la decisione della Commissione 2 di non modificare la destinazione dell’ex area militare da “verde pubblico attrezzato” a “parco pubblico”. Intorno a queste due definizioni infuria da mesi la battaglia: “Per tutti noi, ma anche per tutti i consiglieri comunali, la definizione ‘Verde pubblico attrezzato’ era finalizzata a specificare la presenza di strutture come bar o locali di vario tipo, da creare all’interno delle strutture già esistenti dopo gli adeguati restauri. E invece abbiamo scoperto che la dicitura in questione viene utilizzata per quelle aree destinate ad accogliere impianti sportivi. In sostanza con la delibera approvata l’11 dicembre 2015 la Pertite avrà la possibilità di ospitare piscine, palazzetti dello sport, campi da calcio, da tennis e via discorrendo. Non esiste un progetto preciso, ma per assurdo sarebbe possibile costruire su tutta l’area. E teniamo presente che per ogni struttura sportiva è necessario costruire parcheggi”.
Il comunicato del Comitato Parco Pertite
Da qui il rinfiammarsi della battaglia, sostenuta a Palazzo Mercanti dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, da una parte del Pd (Bisagni, Tagliaferri e Rossi) e da Carlo Pallavicini di Sinistra per Piacenza. La commissione che si è tenuta nei giorni scorsi ha però respinto il cambio di destinazione d’uso con l’assessore Silvio Bisotti che ha respinto le accuse avanzate dal Comitato di aver di fatto ingannato gli attivisti con giochi di parole. Ora l’ultima parola spetta al consiglio comunale, ma Romano non si dice affatto fiduciosa: “L’opposizione non ha votato tornando all’idea iniziale che l’area sia militare e non è ancora stata ceduta, motivo per cui è anche inutile discuterne. La maggioranza, invece, continua a dare l’idea di voler seguire le indicazioni della giunta, giunta che però motiva le proprie scelte in maniera fumosa, sostenendo a livello molto generico di voler fare gli interessi dell’area pensando al suo futuro. Parole che ancora non abbiamo capito: l’impressione, piuttosto, è che l’amministrazione voglia rispondere a determinate esigenze di cementificare l’area. Non ci sono i numeri per cui la nostra proposta possa passare in consiglio. Noi comunque continuiamo a raccogliere le firme, lo abbiamo fatto anche questa mattina e i cittadini ci sostengono. Ma se la cittadinanza ci sostiene, la giunta no”.