Pertite, il comitato davanti a Palazzo Mercanti: “La giunta ha tradito il volere popolare di 30mila piacentini”

La manifestazione del comitato

In 40 davanti al Municipio per chiedere che la Pertite diventi parco pubblico e non area attrezzata. Il comitato che da anni si batte per avere un polmone verde in città è tornata in piazza: “Abbiamo scoperto che l’amministrazione ci ha ingannato ed eccoci qua” commenta la presidente Maria Pia Romano. Gli attivisti hanno infatti scoperto alcune settimane fa che ufficialmente la giunta Dosi ha destinato l’ex area militare a “Verde pubblico attrezzato”.

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“Per tutti noi, ma anche per tutti i consiglieri comunali, la definizione ‘Verde pubblico attrezzato’ era finalizzata a specificare la presenza di strutture come bar o locali di vario tipo, da creare all’interno delle strutture già esistenti dopo gli adeguati restauri. E invece abbiamo scoperto che la dicitura in questione viene utilizzata per quelle aree destinate ad accogliere impianti sportivi. In sostanza con la delibera approvata l’11 dicembre 2015 la Pertite avrà la possibilità di ospitare piscine, palazzetti dello sport, campi da calcio, da tennis e via discorrendo. Non esiste un progetto preciso, ma per assurdo sarebbe possibile costruire su tutta l’area. E teniamo presente che per ogni struttura sportiva è necessario costruire parcheggi”.

“Oggi eravamo in 40, un buon numero, però i 30mila piacentini che al referendum del giugno 2011 avevano chiesto espressamente un polmone verde al centro di Piacenza sono stati traditi. Noi siamo particolarmente attaccati a questa battaglia, ma qui tutti i piacentini devono ritenersi traditi, la giunta non ha rispettato il volere popolare e questo è gravissimo. Noi chiediamo che l’assessore Silvio Bisotti e il sindaco Paolo Dosi tornino sui propri passi”.

Sulla questione della Pertite intervengono Miriam Bisagni, Manuel Rossi e Andrea Tagliaferri del Pd: “Mi auguro che questa amministrazione concretizzi quanto promesso agli elettori e che non si perda nuovamente l’occasione di dimostrare quali sono i nostri reali interessi e la nostra volontà”.

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