Il decalogo della piacentinità di Giuseppe Verdi è presente da anni sul sito (www.verdipiacentino.it) che la Banca di Piacenza ha dedicato al grande Maestro in occasione del centenario della morte. In questo sito, dal 2000, c’è un apposito spazio che riprende la documentazione che già nel 1992 (con il volume “Verdi il grande gentleman del Piacentino” della studiosa Mary Jane Phillips Matz) la Banca pubblicò, prima nel rivendicare in modo documentato la vera origine di Verdi.
Ecco tre dei dieci punti sulla piacentinità del Maestro: nacque a Roncole, in provincia di Parma, ma solo perché il nonno vi si era trasferito dal Piacentino per gestirvi un’osteria; la famiglia paterna gravitò sempre, dal Seicento in poi, tra Villanova e Sant’Agata, nel Piacentino; a Sant’Agata compose la grande parte delle sue opere, e certo i suoi capolavori. Rimandiamo al sito per la lettura completa del decalogo che si chiude con una frase che parla da sé: “Non si sceglie dove nascere, ma si sceglie dove vivere”.