“E’ nel decoro, nella cura e nella manutenzione che si riscopre la bellezza di una città e si apprezza viverla. Piacenza in questi anni è stata abbandonata a sé stessa; non sono mancate le proteste e non passa giorno che non io riceva segnalazioni di situazioni di degrado in ogni angolo della città. Non è accettabile che si dica che non ci sono soldi perché sarebbe sufficiente non sprecarli come è stato fatto e destinarli ad opere anche apparentemente piccole, ma che sono un segnale di attenzione ai cittadini. Mi riferisco alle buche, ai marciapiedi distrutti, alla potatura delle piante, alla pulizia delle strade, all’illuminazione”.
“Non è possibile che si debba aspettare il passaggio del giro d’Italia o qualche altra manifestazione per pensare al riposizionamento della segnaletica rotta o mancante, o allo sfalcio dell’erba. Piacenza deve essere curata ogni giorno prima di tutto per i suoi abitanti”.
“Sempre in quest’ottica di recupero del senso del bello, riteniamo fondamentale favorire il ripristino delle facciate degli edifici e la messa in sicurezza di ogni tipo di abitazione, anche ricorrendo a convenzioni bancarie garantite o agevolate dal Comune”.
“Infine, ma non secondaria, è la necessità di controllare e sanare tutte quelle situazioni che prefigurano l’esistenza di barriere architettoniche di ogni tipo su tutto il patrimonio comunale, nelle strade, nei parchi e nei marciapiedi della città”.