“Ho intenzione di ribaltare l’ottica dei servizi sociali incatenati a sistemi assistenzialisti per entrare finalmente e concretamente nell’era della sussidiarietà. Il Comune, nella gestione del welfare, dovrebbe sempre più delegare, sostenere e incentivare servizi e progetti del privato, laddove questo dimostri standard qualitativi adeguati e livelli di soluzione soddisfacenti delle diverse problematiche sociali”. Questo ha sostenuto Patrizia Barbieri, candidata sindaco per il centrodestra, nel corso della visita che la stessa ha compiuto nei giorni scorsi alla struttura di Cà Torricelle dove ha potuto incontrare i responsabili dell’AFAGIS (Associazione famigliari giovani svantaggiati).
“Ringrazio il Presidente Montanari per l’incontro e per il grande e impegnativo lavoro che svolge la sua associazione – ha commentato la candidata – Abbiamo approfondito le necessità delle famiglie dei ragazzi disabili, che innanzitutto hanno necessità di sentirsi aiutate e sostenute, prima di tutto da chi si prende cura della comunità tutta. Un sostegno che rispetti la volontà della famiglia, ma che consenta ai ragazzi di vivere “come tutti” la propria vita, accompagnandoli sempre più verso una loro autonomia. Non secondario, poi, il tema del cosidetto “sollievo” e del “dopo di noi” per le famiglie dove i genitori iniziano a sentire il peso degli anni. Poco o nulla è stato fatto in questi anni dalle amministrazioni in carica, ma questi saranno per me temi da sostenere e tutelare”.
“Significa – ha aggiunto ancora Patrizia Barbieri – realizzare un mix pubblico-privato in cui sottostando a standard normativi precisi ognuno, sia esso pubblico o privato, possa svolgere il proprio lavoro in autonomia ma in un’ottica strategica condivisa. In tal modo, secondo un reale adempimento del principio di sussidiarietà, il Comune potrebbe allocare meglio le proprie risorse umane ed economiche, migliorando la qualità dei propri servizi di Welfare, secondo l’adagio ‘fare un passo indietro, perché tutti possano fare un passo avanti.”
L’incontro si è concluso con la visita della struttura di Ca Torricelle, dove sono in mostra i disegni fatti dai ragazzi e c’è stata anche l’occasione per conoscere la bellissima esperienza del Dream Team Special Basket Piacenza, un gruppo di ragazzi che tramite lo sport trovano un’occasione di crescita e di sviluppo di dinamiche sociali e di solidarietà che li aiutano e li valorizzano.