“Abolire la patrimoniale, una tassa che ammazza proprietà e famiglie”. Lo ha detto Daniele Capezzone, durante la prima giornata del Festival della Cultura della Libertà, a palazzo Galli. Quest’anno il tema è “I luoghi, le città, i territori”. La manifestazione è promossa dall’Associazione dei Liberali Piacentini Luigi Einaudi. In particolare con la collaborazione di Confedilizia nazionale, quotidiano Il Foglio ed European Students For Liberty (ESFL).
Dopo i saluti di Corrado Sforza Fogliani, Patrizia Barbieri e Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, ha preso il via la prima giornata di confronti. Particolarmente attuale la tavola rotonda dal titolo “Roma: soltanto politica e burocrazia?” che ha visto la partecipazione di Daniele Capezzone, Serena Sileoni, Giorgio Spaziani Testa moderati dal giornalista Emanuele Galba.
“E’ curioso che in questo Paese si continua a parlare di Patrimoniale dimenticando che però è già in vigore. Prima erano 25 miliardi, ora sono rimasti 21 ma è pur sempre un salasso. Su tutto. Pezzi di prime case, seconde case, studi professionali, negozi, botteghe artigiane, capannoni. Ammazza sia la proprietà, quindi le famiglie, sia il Paese: è una cappa che grava sulla nostra economia e chiunque, dalla maggioranza all’opposizione, dovrebbe abolirla per il bene degli italiani”.