«La salvaguardia dell’ecosistema deve essere integrata da una pianificazione territoriale che coniughi lo sviluppo sostenibile con l’ambiente compatibile». Andrea Pasini, segretario regionale UDC, capolista alla Camera dei Deputati nel collegio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia per “Noi con l’Italia-UDC” interviene su una tematica di stretta attualità.
«Purtroppo anche a queste latitudini la forza della natura ha causato ingenti danni. L’alluvione della Val Nure e della Val Trebbia che nel settembre 2015 coinvolse anche la periferia di Piacenza, l’esondazione del Baganza che mise in ginocchio Parma nell’ottobre 2014, la recente inondazione di dicembre che ha devastato Colorno allagando addirittura il primo piano della storica Reggia e lasciando milioni di danni nella Bassa reggiana. La mancanza di prevenzione, il crescente dissesto idrogeologico, i tagli delle risorse destinate alla Protezione Civile sono – afferma Pasini – effetti collaterali di una situazione veramente preoccupante».
«La riorganizzazione della Protezione Civile dopo gli scandali della cosiddetta “cricca di affari” ha trasformato una struttura snella e decisionale in un dipartimento senza poteri straordinari alla dipendenza della Presidenza del Consiglio. Durante le emergenze occorre un corridoio preferenziale che permetta a tale servizio di intervenire con estrema rapidità e con provvedimenti urgenti che devono bypassare le normative ordinarie vigenti. Contemporaneamente gli enti locali hanno il dovere di verificare che tutte le misure di sicurezza siano effettivamente funzionanti argini, casse di espansione, limitazione dell’aree edificabili in montagna e in prossimità dei corsi d’acqua. Occorre – conclude Pasini – una visione innovativa che riesca ad elaborare modelli di sviluppo del territorio che garantiscano tutela del vincolo paesaggistico e dell’ambiente circostante».