“In questi giorni il Pd ha annunciato in pompa magna che, laddove sorgeva il rinomato ospedale “Giuseppe Verdi”, di Villanova sull’Arda (Piacenza) – sino a poco tempo fa l’Unità spinale del Centro di recupero e di rieducazione funzionale dell’Azienda Usl di Piacenza, centro di eccellenza e primo in Italia ad avere una palestra dedicata unicamente a persone diversamente abili – presto sorgerà un Centro Paralimpico. Peccato che, al di là degli annunci degli esponenti del Partito Democratico, non sia stata data ancora alcuna garanzia circa la nascita del Centro”.
Così il consigliere regionale della Lega Nord, Matteo Rancan,che ha depositato un’interrogazione alla Giunta per sapere: “Quali le tempistiche di realizzazione del Centro? A quanto ammontano i fondi che verranno utilizzati per la al gestione e la manutenzione della struttura? In che modo e a quale tipologia di soggetto giuridico verrà assegnata la gestione del centro?”.
“La Regione Emilia-Romagna ha assegnato per la realizzazione del centro paralimpico 10 milioni di euro, tuttavia non si conoscono ancora tempistiche di realizzazione, ammontare dei fondi per la gestione ed ente incaricato a coordinare la struttura” spiega il consigliere del Carroccio.
L’ ospedale di Villanova era uno dei pochi centri in Italia in cui si assistevano mielolesi, ossia persone con funzioni motorie compromesse a seguito di lesioni midollari.
Il centro era dotato di 37 posti di riabilitazione intensiva, di cui 10 di Unità spinale, caratterizzati da un’alta intensità di cura.
“Nonostante l’eccellenza rappresentata da tale Centro – spiega il consigliere del Carroccio – la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna ha optato per un declassamento della struttura, convertendola da polo di cura e riabilitazione a centro paralimpico di allenamento. Mutata è stata dunque la funzione e l’utenza di riferimento, annullando dunque l’attività prettamente sanitaria a favore di quella sportiva per diversamente abili. Tale decisione ha visto un notevole contrasto da parte delle comunità locali, degli utenti, dei dirigenti e degli operatori del centro in questione, che ormai rappresentava un polo di riferimento interregionale e nazionale per i mielolesi”.
“Senza togliere alcun merito agli intenti e ai nobili obiettivi del futuro Centro Paralimpico, è evidente e palese che l’ ‘ospedale Giuseppe Verdi’ ha subito una decisa trasformazione al ribasso, andando inoltre contro le volontà del defunto compositore, fondatore e promotore di tale struttura” conclude Rancan.