Ospedale di Fiorenzuola, Rossini (M5S): “Dobbiamo continuare a credere all’Ausl?”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Elena Rossini, Movimento 5 Stelle.

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Le dichiarazioni d’intenti non sono mai sufficienti a raggiungere gli obiettivi. A quelle devono seguire azioni concrete. Purtroppo in questi ultimi anni, sul fronte sanitario, tante sono le dichiarazioni o promesse alle quali non sono seguiti i fatti. Luca Baldino nella presentazione del nuovo Piano di organizzazione dei servizi disse che si sarebbero mantenuti tutti gli ospedali; la dichiarazione fu confermata anche dai rappresentanti regionali, l’assessore alla sanità Venturi e il Presidente Bonaccini dicendo che di ospedali non se ne sarebbe chiuso nemmeno uno. Tutto smentito nei fatti: il Piano di organizzazione dei servizi prevede la chiusura dell’ospedale di Villanova.

Durante l’evento della posa della prima pietra del costruendo ospedale di Fiorenzuola (febbraio 2016), l’assessore Venturi dichiarò che erano arrivati i finanziamenti per le sale operatorie di Fiorenzuola. Ebbene dopo più di due anni nessuno stanziamento o atto esiste, per realizzare concretamente tali sale operatorie. A Fiorenzuola verranno realizzate le sale operatorie?

Durante il Consiglio Comunale aperto a Castelsangiovanni, tenutosi il 24 maggio scorso l’ing. Baldino ha evidenziato l’importanza dei rapporti con l’università. Ebbene se i rapporti funzionano come per la Scuola di Fisioterapia a Fiorenzuola, andiamo male. Infatti, dopo un bando per individuare i locali, fatto uscire in fretta in seguito ad un’interrogazione consigliare del Movimento 5 stelle di Fiorenzuola; dopo le dichiarazioni dell’ing. Baldino che a marzo scorso sarebbero iniziati i corsi, nulla si è mosso, anzi nemmeno si sono iniziati i lavori di sistemazione dei locali che dovrebbero accogliere la Scuola.

Questi sono solo tre esempi, ma l’elenco potrebbe continuare. L’obiettivo di Ausl dovrebbe essere di fornire il miglior servizio ai cittadini del territorio, ma si sentono tante promesse e dichiarazioni di facciata. I Comitati a difesa degli ospedali hanno evidenziato tante incongruenze in questi anni e nemmeno risposte alle loro domande hanno ottenuto. Questo è il modo di condurre un servizio pubblico?

Sulla base di questa situazione, i cittadini e i loro rappresentanti sindaci dovrebbero credere ciecamente a ciò che Ausl continua a dichiarare?

I sindaci cosa fanno in merito a queste carenze nei fatti, alla riduzione dei servizi previsti nel Piano di organizzazione definito da Ausl e alla continua volontà di spendere risorse in muri anziché in servizi? I sindaci dovrebbero avere più coraggio, e questo gli si chiede, nel controllare l’operato e le spese di Ausl, nel verificare la realizzazione delle promesse e se l’operato prosegue con le modalità attuali, nell’esprimere parere negativo in CTSS. Il 30 maggio prossimo i sindaci saranno impegnati ad esprimere parere in merito al bilancio consultivo 2017 dell’Ausl e quindi vedremo se accetteranno supini tutto quel che Ausl sottopone loro o se avranno un moto di coraggio.