https://www.youtube.com/watch?v=ssFrMvKBOjo
Un corteo silenzioso, un centinaio di persone in perfetto silenzio che dal piazzale dello stadio Garilli ha raggiunto il giardino tra via Buozzi e via Trivioli. Una sola frase, impressa su uno striscione: “Onore ai martiri delle foibe”. Nessuna sigla di partito o movimento, nessun coro, solo un “Presente” gridato davanti a una corona d’alloro. Il corteo è andato in scena ieri sera, 9 febbraio, un serpentone al quale si sono unite varie anime della politica e dell’associazionismo locale. “Non le citiamo perché non è nello spirito dell’iniziativa, il ricordo dei nostri connazionali uccisi brutalmente non ha e non deve avere colori” spiegano i partecipanti.
In realtà l’iniziativa è stata organizzata dal circolo culturale Nicola Bombacci anche se, almeno per l’occasione di ieri, i vertici non hanno voluto rilasciare interviste: “In queste ricorrenze vale solo il silenzio. E’ doveroso ricordare l’atrocità delle foibe soprattutto perché si tratta di una pagina della nostra storia troppo spesso volutamente dimenticata, allo stesso tempo però non vogliamo abbinare l’impegno del ricordo a questo o a quel nome, non vogliamo pubblicità in un’occasione che per noi è sacra” spiegano a microfoni spenti.
E allora silenzio. Bandiere italiane, torce infuocate, sguardi concentrati, ma soprattutto giovanissimi e anziani intenti a camminare insieme, divisi dal tempo ma uniti dal Ricordo.
