Oneri e costi di costruzione, Confedilizia: “Regione sconfessata dal Governo”

Come la Confedilizia di Piacenza ha più volte denunciato – avanti il silenzio assoluto di tutte le altre associazioni di categoria – la Regione sta cercando di far passare in Consiglio regionale l’aumento dei costi di costruzione e degli oneri di urbanizzazione che sono dovuti ai Comuni da chi costruisce. A parere dell’Ufficio Legale della Confedilizia, tale aumento è (oltre che negativo nel merito, ulteriormente aggravando un settore già messo in ginocchio proprio dalla fiscalità erariale e comunale) illegittimo perché intende sostituire con i valori OMI (stabiliti, com’è noto, dall’Agenzia delle Entrate) il criterio di riferimento previsto dalla legge dello Stato che impone alle Regioni di determinare periodicamente il costo di costruzione, assumendo a base “i costi massimi ammissibili per l’edilizia agevolata”, come definiti dalle stesse Regioni.

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La questione sollevata – come si diceva – dalla Confedilizia di Piacenza è stata portata a livello nazionale dall’on. Foti che, in una dettagliata interrogazione, ha chiesto al Ministro delle infrastrutture quale sia l’orientamento del Governo al riguardo e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per garantire il rispetto della normativa statale di cui s’è detto, e questo secondo la finalità che la legge statale persegue e cioè al fine di garantire un’adozione uniforme su tutto il territorio nazionale del costo di costruzione.

All’interrogazione del parlamentare di Fratelli d’Italia ha risposto il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, sconfessando la tesi della Regione. Il Ministro ha risposto infatti che le modalità di determinazione dei costi sia dell’edilizia agevolata sia convenzionata sono fissati dal d.m. 5 agosto 1994 e che l’aggiornamento dei costi definiti dalla Regione può essere effettuato annualmente sulla base dell’indice ISTAT.

Nella sua risposta, il Ministro assicura che il Ministero, acquisita la variazione percentuale comunicata dall’ISTAT, “informa dell’intervenuta variazione annuale gli Assessori regionali per l’edilizia residenziale pubblica delle Regioni e delle Province autonome”. In sostanza, il Ministero dice che nulla è cambiato (e nulla a termini della legge vigente può essere cambiato) a proposito del costo di costruzione. La Confedilizia sottolinea che in Consiglio regionale la tesi della Regione per l’aumento dei costi dell’edilizia privata è stata appoggiata solo dal Pd, mentre si sono schierati in senso contrario i Consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia con particolare riferimento al Consigliere piacentino Tagliaferri, oltre che al Consigliere Rancan, che sono riusciti – fino ad ora – a far saltare ogni seduta dell’Assemblea legislativa regionale nella quale la maggioranza Pd si proponeva di far approvare l’aumento.