Omicidio di via IV Novembre, proseguono le indagini della polizia per risalire ad eventuali complici di Gianluca Mazzarelli, il 26enne pugliese presunto autore dell’omicidio di Ervin Tola, 31enne albanese ucciso la sera del 29 dicembre scorso davanti al bar Oldtimer. Delitto che sarebbe scaturito al culmine di una violenta lite scoppiata all’interno del locale e proseguita in strada con esito tragico. Il 26enne si è costituito poche ore dopo i fatti recandosi spontaneamente in questura, ma ancora rimangono alcuni punti oscuri all’interno della vicenda. Anche perché Mazzarelli ha rifiutato di rispondere al giudice per le indagini preliminari avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Il primo punto riguarda l’arma del delitto: l’autopsia effettuata sul corpo della vittima, non solo ha confermato la morte per accoltellamento, ma ha anche stabilito che Tola è stato colpito con tre fendenti prima di morire. Eppure dell’arma del delitto non vi è ancora alcuna traccia. Ieri, martedì 2 gennaio, la polizia è intervenuta sul Pubblico Passeggio dopo la segnalazione di un passante in merito a un coltello notato in mezzo all’erba: all’arrivo delle volanti, però, l’arma non è stata trovata.
Secondo punto per così dire oscuro: sia la vittima che l’aggressore erano in compagnia di amici la sera della tragedia. La polizia sta cercando di capire se qualcuno di questi possa aver giocato un ruolo di rilievo all’interno della rissa culminata con l’omicidio. Da quanto emerge, pare che una persona sia stata condotta in questura e ascoltata sui fatti, sempre nella giornata di ieri.