AGGIORNAMENTO – E’ stata accolta la richiesta del pm Emilio Pisante e Gianluca Mazzarelli è stato condannato a 14 anni e 2 mesi di reclusione. Il 26enne ha optato per il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena.
I genitori, il fratello e la sorella di Ervin Tola, la vittima, si sono costituiti parte civile e hanno chiesto un risarcimento di 500mila euro ciascuno. Anche la compagna del 31enne albanese, attualmente incinta, ha chiesto un risarcimento, di 750mila euro.
Prosegue il processo con rito abbreviato a Gianluca Mazzarelli, il 26enne accusato di omicidio volontario per il delitto di Ervin Tola, l’imbianchino albanese di 31 anni accoltellato la sera del 29 dicembre scorso davanti a un bar in via IV Novembre. Il pubblico ministero Emilio Pisante ha chiesto per il giovane una condanna a 14 anni e 2 mesi di reclusione per omicidio volontario. Richiesta che tiene conto della riduzione dovuta alla scelta del rito abbreviato.
Mazzarelli ha spiegato di nuovo quanto sarebbe accaduto quella notte. Tra lui e Tola sarebbe esplosa una rissa e l’albanese avrebbe iniziato a picchiare il 26enne con l’aiuto di due o tre amici. Qualcuno, a quel punto, avrebbe lanciato al giovane italiano un coltello: Mazzarelli lo avrebbe afferrato mostrandolo in modo minaccioso al rivale nel tentativo di spaventarlo, ma quest’ultimo avrebbe continuato a picchiare. Botte violente, a tal punto che l’accusato avrebbe sferrato tre coltellate per allontanare il 31enne.
Una ricostruzione in base alla quale il difensore di Muzzarelli ha chiesto la conversione dell’accusa da omicidio volontario a eccesso colposo di legittima difesa o omicidio preterintenzionale.
Nel pomeriggio è attesa la sentenza.