Oltre 60mila vaccini a Piacenza contro l’influenza, si parte lunedì: “Metodo sicuro ed efficace”

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Partirà lunedì 6 novembre a Piacenza come in tutta l’Emilia-Romagna la campagna di vaccinazione gratuita del Servizio sanitario regionale “Non farti influenzare, proteggi la tua salute”. L’obiettivo è proteggere dalle gravi complicanze le persone più fragili, come bambini e adulti con malattie croniche, anziani, donne in gravidanza, ma anche gli operatori sanitari. Per questo l’Ausl di Piacenza mette a disposizione dei cittadini circa 60mila dosi di vaccino. Il periodo più opportuno per le vaccinazioni è tra novembre e dicembre, perché i picchi epidemici si raggiungono tra gennaio e febbraio.

“La vaccinazione è riconosciuta come uno dei mezzi più efficaci e sicuri per proteggersi e ridurre al tempo stesso la circolazione dei virus influenzali rallentandone la diffusione – spiega il direttore generale dell’Ausl di Piacenza, Luca Baldino – pensiamo all’influenza come a una semplice noia con cui dover fare i conti in inverno e che ci costringe al massimo a starsene a letto. E’ così, certo, ma non per tutti. Ci sono categorie di persone fisicamente deboli per l’età o per patologie per le quali l’influenza rappresenta un rischio serio”.

L’impegno dell’Azienda Usl di Piacenza è quello di promuovere una campagna di comunicazione ad ampio raggio, utilizzando tutti i canali a disposizione, tra i quali anche la rete internet e i social network. L’hashtag #iomivaccino sarà utilizzato per rimarcare la responsabilità individuale che si assume chi si vaccina, scegliendo di proteggere se stesso e proteggere chi gli sta vicino. In particolare, con il contributo della Lilt di Piacenza, verrà promosso un video che potrà essere trasmesso dai media e diffuso sui social.

Quando vaccinarsi
Il periodo più opportuno per vaccinarsi è compreso tra novembre e dicembre. La protezione si sviluppa circa due settimane dopo la somministrazione e permane per tutta la stagione endemica. Questo garantisce l’opportuna copertura tra fine gennaio e fine febbraio, quando normalmente si registra il picco dell’influenza.

Per chi è gratuita e necessaria
Il Servizio sanitario regionale garantisce la vaccinazione gratuita a:
– adulti e bambini con malattie croniche
– persone anziane a partire dai 65 anni
– donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
– operatori sanitari e personale di assistenza
– addetti ai servizi essenziali (per esempio, forze dell’ordine, personale scolastico, volontari dei servizi sanitari di emergenza)
– donatori di sangue
– personale degli allevamenti e dei macelli

La vaccinazione è importante per evitare l’influenza e le sue complicanze, come focolai polmonari e scompenso delle patologie croniche, e per ridurre l’ospedalizzazione e la mortalità sia per cause respiratorie che per tutte le cause.

Dove vaccinarsi
Gli anziani, le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, i malati cronici e i loro familiari si dovranno rivolgere al proprio medico curante o al pediatra di famiglia. Gli addetti ai servizi essenziali e i donatori di sangue possono rivolgersi agli ambulatori vaccinali del dipartimento di Sanità pubblica. L’elenco completo delle sedi e degli orari è consultabile sul sito internet www.ausl.pc.it. Per gli operatori sanitari dell’Ausl, si sta predisponendo un piano per raggiungere le varie figure professionali all’interno dei reparti stessi, per favorire l’adesione alla vaccinazione.

Il vaccino è sicuro
Il vaccino è ben tollerato, presenta minimi effetti collaterali (eventuali arrossamenti, dolori limitati, tumefazione nel punto di inoculazione, tutti sintomi risolvibili in qualche giorno) e raramente provoca febbre e reazioni allergiche. È indicato anche in gravidanza e in allattamento.

La composizione del vaccino antinfluenzale per la stagione 2016/2017 è la seguente:

– antigene analogo al ceppo A/CALIFORNIA/7/2009 (H1N1) pdm09

– antigene analogo al ceppo A/HONG KONG/4801/2014 (H3N2)

– antigene analogo al ceppo B/BRISBANE/60/2008 (lineaggio B/Victoria) – antigene analogo al ceppo B/PHUKET/3073/2013 (lineaggio B/Yamagata) presente solo nel vaccino tetravalente.

Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età, esclusi i bambini dai 6 mesi ai 9 anni che si vaccinano per la prima volta e che necessitano di una seconda dose dopo almeno quattro settimane dalla prima.

La rete di sorveglianza
All’Ausl di Piacenza sono attivi 13 tra medici e pediatri sentinella che settimanalmente inviano i dati raccolti all’Istituto superiore di Sanità coordinati da Annarita Sacchi, medico del dipartimento Sanità pubblica:
Riccardo Bacchi, Gianluigi Cavanna, Giovanni Maria Centenaro, Maurizio Contini, Flavio Dellacroce, Giuseppe Gregori; Giuseppe Miserotti; Vittorio Peveri; Cristina Previdi, Pietro Reboli, Roberto Sacchetti, Andrea Tagliaferri e Massimo Tancredi.

Prevenire la diffusione dell’influenza
Ognuno di noi può prevenire e limitare la diffusione del virus anche mediante semplici misure di prevenzione personale: lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo aver starnutito o tossito (coprirsi naso e bocca ogni volta); soffiarsi il naso con un fazzoletto di carta monouso e gettarlo. Nel caso si manifestino i sintomi dell’influenza è consigliabile rimanere a casa e limitare i contatti con le altre persone.

Per informazioni
Per informazioni, il primo riferimento è il medico di famiglia o il pediatra di fiducia. È possibile chiamare il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033.033, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30, il sabato dalle 8.30 alle 13.30.

Pneumococco, vaccinazione gratuita per i nati nel 1952
L’influenza o altre infezioni virali possono debilitare l’organismo e aprire la strada alle polmoniti o ad altre malattie gravi da pneumococco, come meningiti e sepsi. La nuova campagna di vaccinazione gratuita è rivolta a 50.045 donne e uomini di 65 anni (gli emiliano-romagnoli nati nel 1952). Sono le Aziende sanitarie a invitare i 65enni con una lettera a casa e sono i medici di famiglia a effettuare la vaccinazione. A differenza della vaccinazione contro l’influenza, che le persone a rischio devono ripetere tutti gli anni, quella contro lo pneumococco viene fatta una sola volta nella vita perché conferisce una protezione duratura.

Le persone più a rischio di sviluppare una malattia da pneumococco sono i bambini nei primi anni di vita e le persone a partire dai 65 anni. In Emilia-Romagna dal 2006 vengono già vaccinati i bambini nel primo anno di vita: questo ha prodotto una diminuzione dei casi di meningite da pneumococco nella fascia di età 0-4 anni (da una media di 5 casi/anno prima della vaccinazione a 2 casi all’anno nel periodo successivo). Nel 2016 i casi di sepsi (infezione diffusa nel sangue con rischio di danni a diversi organi) che interessano prevalentemente gli anziani, sono stati circa 100, con un tasso di incidenza di 2,6 casi ogni 100.000 abitanti (il tasso era dello 0,8 nel 2007).

Proprio per sostenere questo nuovo programma di vaccinazione, è stata realizzata la campagna regionale di informazione: un opuscolo e una locandina con il messaggio “Non lasciare che la polmonite rovini il tuo inverno”, distribuiti negli ambulatori dei medici e pediatri di famiglia e nelle sedi dei servizi sanitari.