Analizzare la tematica della violenza sulle donne con la testimonianza diretta di qualificati professionisti che da sempre si sono impegnati nel combattere questo odioso fenomeno. Era l’obiettivo del convegno che si è tenuto questa mattina, martedì 29 novembre, alla scuola allievi agenti della polizia di Stato. Un incontro voluto dal questore Salvatore Arena dal titolo “La violenza sulle donne, informare in modo corretto”.
Moderati dal giornalista Gaetano Rizzuto, hanno affrontato il tema da diversi punti di vista Vittorio Rizzi, direttore della Divisione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, il noto psichiatra e scrittore Alessandro Meluzzi, Carla Chiappini, giornalista, componente del consiglio di disciplina territoriale OdG Emilia-Romagna. Doveva essere presente anche Lucia Annibali, sfigurata con l’acido solforico dall’ex compagno.
Sono 3.139 le donne che hanno subito violenza e si sono rivolte ai centri dell’Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2017, dal 1 gennaio al 31 ottobre. In media 8,6 donne ogni giorno. Al centro La Città delle Donne di Piacenza si sono rivolte complessivamente 216 vittime di violenza. Cifre che tracciano un quadro sostanzialmente stabile nel biennio 2016-2017.
“E’ vero, questa è una nota positiva: i numeri sono ancora preoccupanti, ma il fenomeno fortunatamente non è in crescita” conferma Meluzzi. “Anzi, dati alla mano, un secolo fa gli atti di violenza o i femminicidi erano circa 100 volte più numerosi di oggi. Il che vuol dire che qualcosa è migliorato. Naturalmente il problema esiste. E’ in atto una guerra semantica tra i sessi ed è su questo che dobbiamo lavorare: se uomini e donne non riescono a parlarsi, soprattutto nei momenti di crisi e difficoltà, la violenza diventa la manifestazione patologica di una distonia. L’unico modo per prevenire le violenze è conoscere gli autori delle violenze e intervenire su quella che io chiamo “sindrome del maschio fragile”. I maschi fragili sono soggetti fragili, psichicamente alterati, perenni adolescenti immaturi che vivono una condizione cronica di abbandono. Mentre l’uomo del passato era un uomo solitamente con forza sociale, capacità di controllo, tutela giuridica e del patrimonio e controllo sul femminile, il maschio femminicida e lo stolker sono solitamente immaturi, fragili, nevrotici, con una potenza sessuale labile”.