Nel luglio scorso il sindacato di polizia municipale Sulpl ha presentato l’ennesimo esposto alla Procura della Repubblica di Piacenza, in quel caso specifico per le offese e i commenti minacciosi postati sul gruppo pubblico Facebook denominato “Podenzano io Reclamo”, rivolti da un componente di tale gruppo ai colleghi dell’Unione Valnure e Valchero.
I colleghi venivano definiti “codardi” e “delle m****” solo per il fatto che stavano effettuando controlli per garantire sicurezza sulle nostre strade, ma non solo. Il post si chiudeva anche con la frase “Poi si lamentano se qualcuno organizza una spedizione punitiva e gli corre dietro con le catene, vi auguro di non fermarmi mai”.
“Anche questa volta lo spiacevole episodio si è concluso con il versamento di una somma di denaro che abbiamo devoluto in parte ad un’associazione che si occupa di ragazzi con difficoltà cognitive e relazionali denominata “Asd Special Dream Team” di Piacenza e in parte alla Pro Loco di Podenzano che domenica 29 ottobre consegnerà la donazione ricevuta assegnando borse di studio a studenti particolarmente meritevoli. A consegnarle saranno i Colleghi della Polizia Municipale dell’Unione Valnure e Valchero con il Comandante Paolo Giovannini” racconta il sindacato.
Il sindacato riporta anche la lettera pubblica di scuse inviata dalla persona che aveva postato gli insulti sul gruppo:
“Buongiorno, la seguente lettera per esprimere le mie più sentite scuse per aver scritto cose poco carine, e poco riconducibili alla mia persona, verso il corpo della polizia municipale. Non era mia intenzione offendere nessuno, il mio era uno sfogo arrivato al culmine di una giornata terribile ma ciò non mi giustifica in ogni caso il mio comportamento. Grazie per la comprensione e mi scuso nuovamente con tutto il corpo della polizia minicipale. Cordiali saluti”.
“Il Sulpl continuerà sempre a monitorare i social e segnalare agli organi competenti frasi offensive e lesive dell’immagine della Categoria e dei Lavoratori della Polizia Locale. Siamo ormai un punto di riferimento per i Colleghi che da ogni angolo d’Italia ci segnalano gli “HATER” della Polizia Locale su Facebook. Noi invitiamo sempre alla moderazione; non ha senso vomitare odio gratuito sulla Polizia Locale o in generale sui social. Spesso dietro comportamenti così discutibili, non vi è alcuna motivazione concreta, solo uno sfogo momentaneo e violento, che però può costare caro”.