Come da tempo Legambiente va denunciando sulla vicenda nuovo Ospedale-Pertite, i cosiddetti “poteri forti” e solite “lobby cittadine” hanno iniziato una forte campagna pubblica con lo scopo dichiarato di sovvertire il pronunciamento di oltre 30 mila cittadini e all’incessante impegno del Comitato Amici della Parco della Pertite che da anni chiedono con costanza che quest’area, ultimo polmone verde della città, venga destinato nella sua interezza a parco urbano.
L’ultima è di questi giorni : la formazione di un contro-Comitato, a supporto dell’Ospedale all’interno dell’Area Pertite, guarda caso nato proprio in concomitanza con la discussione in Consiglio Comunale. Contro-Comitato vicinissimo alle posizioni di chi da sempre vuole costruire sull’area Pertite, dalla proposta del nuovo arsenale, al master Plan con palazzi a 10 piani ed ora l’Ospedale. Comitato formato da cittadini illustri, per lo più nominati dalla vecchia Amministrazione in Enti, Società e Aziende locali, che vantano competenze tecniche sicuramente indiscutibili negli specifici settori di studio e di lavoro ma anche un sospetto interesse “a tempo” per l’ambiente, contro il consumo di suolo e la qualità della vita dei cittadini e degli ammalati. Dimenticando che il bene della comunità lo ha già deciso la comunità stessa quando democraticamente, mediante il referendum del 2011, in assoluta maggioranza si è espressa per destinare la Pertite a Parco Urbano.
Spiace constatare come le argomentazioni poste alla base di questa scelta, che temiamo possa fare proseliti a livello trasversale, e molto interessata e “sponsorizzata” , cozzino palesamene con la realtà dei fatti. Sostenere infatti che l’area della Pertite è un’area periferica alla città vuol dire travisare la realtà.
Chi conosce la zona sa benissimo che è già da tempo inglobata all’interno del tessuto del centro urbano, al margine di uno dei quartiere più popolari e popolati come l’Infrangibile e che tra qualche anno, a seguito dell’attuazione dei piani urbanistici e di riqualificazione approvati, lo sarà ancora di più, con tutti i problemi viabilistici e di mobilità connessi decisamente più impattanti rispetto alle aree alternative individuate.
Affermare che il nuovo ospedale andrà ad occupare solo la parte dell’area già cementificata della Pertite dimostra quanto meno che le vantate “competenze tecniche” qualche grossa lacuna la mostrano, visto che l’area effettivamente impermeabilizzata e coperta da edifici ammonta a non più di 40-45 mila mq , ben lontana i 106.000 o 132.000 che sembrerebbero necessari per il nuovo Ospedale. Inoltre affermare che l’area boschiva verrebbe risparmiata, finge di ignorare che un cantiere come quello dell’Ospedale andrà fortemente ad impattare su tutte le aree circostanti .
Voler far credere che le aree alternative individuate comporterebbero un ulteriore consumo di suolo, scoprendosi improvvisamente ambientalisti, fa sorridere. Si tace per esempio sul fatto che l’area della Farnesiana è già edificabile, con il rischio da una parte di perdere – con l’ospedale – il futuro bosco in città della Pertite e dall’altra ritrovarci, tra qualche anno, con l’intera area della Farnesiana ricoperta di palazzi, come accaduto nell’area Ex Unicem (il famoso parco dei daini, qualcuno se lo ricorda?).
E allora perché tutta questa ostinazione? Soprattutto quando altre aree sono disponibili per realizzare un’opera della quale peraltro ancora non è chiara ai più la reale necessità, ne il progetto?
E’ una domanda che ci poniamo da tempo, da quando la vecchia giunta a guida PD ha sconfessato pubblicamente le promesse negli anni fatte ai cittadini e sempre di più si è apertamente schierata contro il Parco alla Pertite.
Forse questo nuovo comitato nasce per dare voce a questa volontà che il PD si rende conto di non riuscire più ad avvalorare sufficientemente ed allora cosa può esserci di meglio che cercare il solito “inciucio” all’italiana, magari coinvolgendo anche forze politiche “bipartisan”, quelle stesse che solo un anno fa in Consiglio Comunale si dichiararono contrarie alla proposta del PD di destinare la Pertite a verde “ATTREZZATO”?
Siamo certi ancora una volta, come accaduto con l’abbraccio della Pertite ed il referendum, che saranno i Piacentini a decidere sulla necessità che la Pertite resti il Bosco in Città di Piacenza e non un giardino a servizio dell’ospedale e vogliamo ancora pensare che la maggioranza dei consiglieri saprà ben tenere in considerazione questa volontà nella decisione che dovranno assumere sulla scelta dell’area. Ma soprattutto desideriamo ricordare le parole che il Sindaco Patrizia Barbieri ha pronunciato durante la campagna elettorale e che ha onorevolmente riconfermato nel recente Consiglio Comunale, quando ha ribadito la propria contrarietà alla scelta della Pertite quale area per il nuovo ospedale.
Per questa ragione e in questa circostanza, va il nostro sostegno al Sindaco e alla sua posizione di coerenza, che ci auguriamo venga condivisa dalla sua maggioranza.
Ben consapevoli delle pressioni e della responsabilità che in questo momento pesano sul Sindaco, Legambiente esprime un segno di forte solidarietà alla sua posizione e alla sua coerenza. Coerenza che dovrebbe essere una qualità normale in un amministratore pubblico ma che rischia di diventare una qualità eccezionale in un panorama di trasformisti, come altri candidati Sindaco hanno dimostrato di essere. L’appello al Sindaco è dunque di avere il coraggio e la tenacia di mantenere le promesse e regalare ai piacentini ciò che democraticamente hanno chiesto: un vero parco alla Pertite.