Nulla da fare per la Lpr, il sogno europeo svanisce al tie break contro Ravenna

Ravenna 12 febbraio 2017 Bunge Ravenna lpr piacenza ( foto cavalli ) hierrezuelo

Piacenza non riesce a bissare la vittoria nella finale del quinto posto valido per l’accesso alla prossima Challenge Cup: questa volta a spuntarla è la Bunge Ravenna che dopo aver eliminato in semifinale i padroni di casa della Calzedonia Verona riesce a conquistare la vittoria al tie break. I romagnoli si mostrano più cinici, riuscendo a sfruttare ogni errore che avviene nel campo piacentino: Van Garderen e Lyneel sono in serata di grazia e lo dimostrano andando in doppia cifra entrambi con 24 e 20 punti. Tra le fila dei biancorossi non bastano i 20 punti di Hernandez e un Alletti (17 punti alla fine) particolarmente ispirato in attacco tanto da chiudere quattro set con il 100%. Buono il muro piacentino che ferma in modo decisivo gli avversari ben 14 rispetto alle 8 dei ravvenati.

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La LPR parte bene e prova subito il break ma Torres e compagni rimangono attaccati agli avversari riuscendo a compiere il sorpasso; Piacenza fatica mentre Ravenna con Ricci si porta a casa la prima frazione di gioco. La LPR è costretta a rincorrere la Bunge Ravenna per tutto il secondo set ma nel finale i biancorossi con Hernandez recuperano e riescono ad aggiudicarsi il parziale. I piacentini partono meglio nella terza frazione, provando subito a scavare il solco che risulta decisivo e con un gran colpo di Parodi chiudono il set. Piacenza e Ravenna combattono punto a punto nel quarto parziale: ancora una volta sono i biancorossi a trovare il break ma Ravenna non molla e resta in scia riuscendo a portare la partita al tie break. Nell’ultimo set è Ravenna, trascinata dai suoi cecchini in attacco a conquistare la vittoria e aggiudicarsi il pass per la Challenge 2018.

Giuliani per la finale Play Off Challenge con Ravenna schiera in campo Hierrezuelo in regia, Hernandez opposto, Clévenot e Marshall in posto 4, Alletti e Di Martino al centro, Manià libero. Coach Soli risponde con Spirito in regia, Torres opposto, Ricci e Bossi al centro, Lyneel e Van Garderen in posto 4, Goi libero.

Piacenza parte con la giusta marcia, Clévenot (2-1) apre la strada a Hernandez per l’ace del 3-1, la diagonale di Torres (5-4) rimette in scia gli uomini di Soli e Lyneel aggancia i biancorossi sul 6 pari. Marshall (9-7) e il primo tempo di Alletti (10-8) mantengono Marshall e compagni sul +2, Ricci non tiene la diagonale di Clévenot (13-11) ma Lyneel sui 9 metri (ace 14-14) mette in difficoltà la ricezione piacentina. I due errori in attacco di Marshall costano caro alla LPR che può solo constatare il sorpasso di Ravenna (16-18) con Giuliani costretto a chiedere time out. Giuliani cerca una rivoluzione sostituendo Marshall con Tzioumakas ma nulla cambia, solo l’intervento di Clévenot, a muro su Torres, riporta in parità il parziale sul 18-18. Ravenna tiene tirate le briglie biancorosse, Hernandez rimane attaccato ai romagnoli fino al 20 pari poi Ricci schiaccia l’acceleratore (21-22). Giuliani manda in campo Parodi al posto di Clévenot e Yosifov al posto di Di Martino, Van Garderen sale in cattedra spingendo Ravenna fino al 21-24. Il pallonetto di Marshall (22-24) e l’ace di Yosifov (23-24) sembrano riaprire il parziale, Ravenna richiama i suoi in panchina e subito dopo Ricci piazza a terra il primo tempo che vale il 25-23.

Partenza razzo per Ravenna nella seconda frazione: Ricci firma l’ace dello 0-2, Van Garderen spinge fino all’1-3, Piacenza si rianima e con il muro di Hierrezuelo su Van Garderen aggancia i ravennati sul 3 pari. Un punto a punto serrato dà ragione a Hernandez sul 7-6, ma il vantaggio piacentino dura una sola azione: Ravenna pareggia per l’8-8, Alletti mura Torres (9-9), Falasca chiede tempo e, al rientro, l’ace di Torres (10-12) permette alla Bunge di allungare sulla LPR. Hierrezuelo (12-13) e Di Martino (13-14 muro su Lyneel ) recuperano terreno ma Ravenna torna a dominare con Lyneel (13-15) e Van Garderen (primo tempo 13-16 e 13-17). Giuliani manda in campo Parodi e Yosifov, rispettivamente al posto di Marshall e Di Martino, e la LPR guadagna equilibrio: Yosifov (14-17), Hernandez (15-18) e Alletti (16-18) si caricano sulle spalle Piacenza mettendo pressione a Ravenna che commette errore sui 9 metri per il 18-20. Il turno in battuta di Alletti crea crisi tra le fila della Bunge (ace 21-21) e, insieme ad Hernandez, firma un pesante break di 3-0. Il pallonetto di Hernandez ribalta il set (23-22), Ravenna non cede (24-24) ma la chiusura questa volta è tutta dei piacentini: il primo tempo di Yosifov (25-24) porta Hernandez a chiudere per il 26-24.

Terzo set più equilibrato con le due compagini a braccetto fino al 5-5 di Bossi poi Alletti conquista la scena in attacco (6-5) e a muro su Lyneel (7-5), subito seguito da Hernandez per l’ace del +3 (8-5). Lyneel (9-7) e Van Garderen (13-10) vogliono la rimonta ma il primo tempo di Alletti (15-12) difende il solido +3 biancorosso quindi coach Soli chiede time out. Il muro di Hierrezuelo (18-13) e il primo tempo di Alletti (19-14) avvicinano la LPR alla chiusura, Van Garderen (19-16) e l’invasione a rete di Piacenza (20-17) fanno ben sperare a Ravenna che però deve fare i conti con Yosifov a muro su Torres (22-17). Lyneel veste i panni del matador per il 22-18 e 22-19, il pallonetto di Hernandez (23-19) e il primo tempo di Alletti (24-20) non lasciano scampo a Ravenna; Ricci mette a terra il 24-21, Parodi chiude la porta per il 25-21.

Nella quarta frazione Piacenza e Ravenna cercano il sorpasso fino al 4-4, Clévenot (5-4) e Yosifov (ace 7-5) sembrano prendere il largo ma Ravenna non molla e grazie a Van Garderen (ace7-7) pareggia i conti. Parodi spinge in battuta e trova l’ace del +2 (10-8), il primo tempo di Yosifov mantiene in vantaggio (12-10) ma Bossi (12-11) e Grozdanov, con un muro a uno su Hernandez (12-12), cancellano ogni vantaggio biancorosso. La LPR non cede e con Parodi ritrova la strada del vantaggio (16-14 e 17-15), Ravenna capisce che questo è il momento per rischiare il tutto e con Bossi (19-18) e Van Garderen (20-21 e 20-22) riesce a ribaltare l’andamento del parziale. Giuliani richiede due time out consecutivi, Clévenot e Alletti trovano rispettivamente il 21-22 e il 22-23, Hernandez in battuta manda in rete (22-24) e serve su un piatto d’argento il 23-25 di Lyneel che porta la LPR al tie break.

Partenza con il botto per Ravenna nella quinta frazione: Spirito sui 9 metri consente a Lyneel di firmare lo 0-3 per poi mettere a terra l’ace dello 0-4. La Bunge è un rullo compressore, potente in attacco e chiusa a riccio a muro: il primo tempo di Bossi fa correre Ravenna sul 2-5, Lyneel castiga Piacenza dai 9 metri con l’ace del 2-7. Bossi si spinge fino al primo tempo del 2-9 quindi Giuliani richiama i suoi in panchina. Al rientro Piacenza si rianima grazie ad Alletti (3-9 e 4-9) e Tzioumakas (5-10) ma dall’altra parte della rete la diagonale di Van Garderen (6-12) blocca nuovamente i biancorossi. Il turno di battuta di Tzioumakas (ace 9-13) innesca la rimonta firmata da Parodi (8-13 e mani out 10-13) capace di raggiungere l’11-13 che costringe coach Soli a chiedere tempo. Lyneel porta nelle casse ravennate l’11-14, la successiva battuta della Bunge è fallosa (12-14), Piacenza è a un passo dall’agganciare gli avversari ma Grozdanov mette a terra il 12-15 consegnando così a Ravenna il pass per la CEV Challenge Cup 2018.

HANNO DETTO
Aimone Alletti (LPR Piacenza) “Nel quinto set Ravenna è partita davvero forte in battuta, sfruttando anche il nastro; abbiamo ritrovato fiducia e siamo riusciti a rimettere in discussione la frazione di gioco innescando una rimonta dal 9-2 in favore di Ravenna fino al 14-12. Ci abbiamo provato in tutti i modi ma non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo imposti. La stanchezza era un fattore da mettere in conto per entrambe le squadre, considerando che abbiamo disputato due partite intense nel giro di due giorni, questa però non può essere una scusante.”

Fabio Soli (allenatore Buneg Ravenna): “Nella mia carriera ho avuto la fortuna di lavorare con allenatori molto importanti che mi hanno insegnato che nello sport a volte ci vuole anche un po’ di fortuna che aiuta chi ci crede fino in fondo. Siamo arrivati qui con un gruppo molto giovane e al termine del quarto set ho consigliato loro di pensare solo a giocare in modo spensierato e divertirsi. Stasera è avvenuto un miracolo che solo questi ragazzi potevano compiere. Piacenza le ha provate tutte, ovviamente a nessuno piace perdere ma alla fine siamo riusciti ad avere la meglio e coronare questo sogno”.