Nove mesi positivi per Iren, utile in crescita del 32%

PAOLO PEVERARO PRESIDENTE GRUPPO IREN - FOTO SIMONE VITTONETTO

Sulla scia dei positivi risultati del primo semestre, anche i primi nove mesi del 2018 del Gruppo Iren si chiudono con significativi tassi di crescita.

I Ricavi consolidati si sono attestati a 2.824 milioni di euro segnando un incremento dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno prevalentemente grazie al contributo della business unit Energia e al consolidamento di Salerno Energia Vendite, del Gruppo Iren Rinnovabili e delle società del gruppo ACAM La Spezia.
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è pari a 706 milioni di euro, in crescita del 13,5% anche per effetto di componenti non ricorrenti al netto delle quali la crescita sarebbe del 7% riconducibile alle positive performance nei settori Energia, grazie ai maggiori volumi di produzione idroelettrica, e Reti grazie alle sinergie raggiunte e al consolidamento di Acam La Spezia.
Di particolare rilievo il dato dell’Utile Netto di Gruppo, pari a 236 milioni di euro e cresciuto del 32,4%, per effetto sia dei risultati operativi sia di una migliore gestione finanziaria che ha consentito una diminuzione del costo medio del debito, bilanciando l’effetto negativo di maggiori imposte.
Performance commentate con favore dal Presidente di Iren, Paolo Peveraro, secondo cui “i risultati dei primi nove mesi evidenziano lo stato di salute e il dinamismo del Gruppo testimoniato dall’integrazione di ACAM La Spezia, Iren Rinnovabili e SEV, che nel periodo hanno contribuito all’Ebitda per circa 20 milioni di euro. Un percorso di crescita per linee esterne che proseguirà anche nei prossimi mesi e che, con le recenti operazioni di Seta e San Germano, unite agli importanti investimenti effettuati, conferma la leadership del Gruppo nel processo di consolidamento e l’importante contributo allo sviluppo nei propri territori di riferimento”. 
Nel periodo in oggetto, sono cresciuti significativamente (+43,1%) gli investimenti tecnici che ammontano a 286 milioni di euro cui si sommano ulteriori 181 milioni di euro per le attività di M&A. A fronte di 467 milioni di euro di attività di investimento complessivi, l’Indebitamento Finanziario Netto è cresciuto di 23 milioni di euro attestandosi a 2.395 milioni di euro.
“Il Gruppo ha ulteriormente confermato non solo l’efficacia nella gestione operativa, con risultati in crescita in tutte le direttrici strategiche, ma anche nella gestione finanziaria che ha visto una riduzione degli oneri finanziari del 16%. Peraltro anche in presenza di rilevanti investimenti, sia in crescita organica che a sostegno della crescita esterna, la posizione finanziaria netta si è incrementata di soli 23 milioni. Tali dinamiche si sono accompagnate ad una costante attenzione verso le tematiche di sostenibilità ambientale, uno dei cinque pilastri strategici dell’ultimo piano industriale, la cui importanza è testimoniata dall’emissione del secondo Green Bond il 12 settembre 2018”, ha concluso Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo.
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