Notte europea dei Musei: “A riveder le stelle” Domenica 21 maggio 2017

Torrettaelunalight

Notte Europea dei Musei

…A RIVEDER LE STELLE
Stelle cadenti, bolidi e meteoriti
il cielo stellato
la danza e il jazz

Galleria Alberoni
DOMENICA 21 MAGGIO 2017

INGRESSO GRATUITO

IL COLLEGIO ALBERONI ENTRA IN PRISMA
Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera

Una notte di stelle cadenti e astri nascenti
Il Collegio Alberoni, nella rete Prisma, a caccia di meteore

Radio Sound

Stelle cadenti, bolidi e meteoriti, messaggeri di preziose informazioni sull’universo, svelati dagli esperti dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, le meraviglie della volta celeste, viste, nel buio del parco alberoniano, attraverso i telescopi rifrattori del Gruppo Astrofili di Piacenza, il racconto e la storia delle prime osservazioni del cielo effettuate nell’800 al Collegio Alberoni in una visita guidata speciale che porterà attraverso il Collegio fino alla torretta e alla terrazza degli osservatori meteo e astronomico, ed ancora la danza e il jazz con le coreografie della Scuola Artedanza diretta da Sabrina Ronchetti e un preziosissimo concerto che andrà in scena alle ore 23 nella Sala degli Arazzi con protagonisti due astri nascenti della scena jazz italiana:
Mattia Cigalini e Ambra Lo Faro.

Per tutta la serata inoltre Massimo Silvotti e il Piccolo Museo della Poesia “Incolmabili Fenditure” eseguiranno incursioni poetiche con letture di versi e componimenti dedicati alle stelle e alle stelle cadenti.

Tutto ciò compone il densissimo e affascinante programma della Notte Europea dei Musei che, alla Galleria Alberoni, andrà in scena DOMENICA 21 MAGGIO 2017
(la sera successiva a quella ufficiale).
La partecipazione alla notte – evento è a ingresso libero e gratuito.
La Notte dei Musei alla Galleria Alberoni è promossa e organizzata da Opera Pia Alberoni, Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio Astrofisico di Torino, Gruppo Astrofili di Piacenza, Piacenza Jazz Club, Scuola ArteDanza, Piccolo Museo della Poesia di Piacenza “Incolmabili Fenditure, con il sostegno di TEP ARTI GRAFICHE.

Una notte tra stelle, arte e scienza
Anche quest’anno, come lo scorso, la Notte dei Musei alla Galleria Alberoni propone non solo un’apertura straordinaria, ma un vera e propria serata evento che annuncia inoltre una importante novità e attività scientifica che vede protagonista l’Istituto di San Lazzaro, in continuità con la tradizione di studi scientifici che in esso hanno preso vita nei secoli scorsi.

Se la Notte dei Musei 2016 aveva coinciso con ripresa dell’attività dell’Osservatorio Meteorologico del Collegio Alberoni in collaborazione e sotto la direzione scientifica della Società Meteorologica Italiana di Luca Mercalli, l’evento 2017, intitolato A riveder le stelle, annuncia al pubblico la partecipazione del Collegio Alberoni al progetto nazionale PRISMA Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera promosso e diretto dall’Istituto Nazionale di Astrofisica e coordinato da Daniele Gardiol dell’Osservatorio Astrofisico di Torino, che sarà ospite della Notte dei Musei alla Galleria Alberoni.
Con questa nuova collaborazione il Collegio Alberoni diventa anche osservatorio astrofisico e riattiva la prima e più antica osservazione del cielo svolta dai Padri Vincenziani in Collegio dedicata proprio, a metà del XIX secolo, all’osservazione delle stelle cadenti.
(Per il programma della Notte dei Musei vedi oltre)
Il Collegio Alberoni entra nel Progetto Prisma, a caccia di stelle cadenti

Grazie all’accordo siglato tra Opera Pia Alberoni e Istituto Nazionale di Astrofisica, il Collegio Alberoni e il suo Osservatorio scientifico entrano a fare parte della prima rete italiana per la sorveglianza sistematica delle meteore e dell’atmosfera.
Una camera all sky, capace di videoregistrare, senza soluzione di continuità, la volta celeste, sta per essere installata sulla terrazza degli Osservatori meteo e astronomico andando così ad aggiungersi alla rinnovata strumentazione meteo situata sulla stessa terrazza degli Osservatori.
La camera sarà collegata a un computer a essa specificamente dedicato che sarà posizionato nel sottostante Osservatorio meteo e trasmetterà, tramite la veloce connessione internet presente negli Osservatori alberoniani, tutti i dati registrati, al centro di raccolta dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il progetto PRISMA prevede anche una parte educativa e didattica e, grazie alla nascente collaborazione tra Collegio Alberoni Istituto Nazionale di Astrofisica e Osservatorio Astrofisico di Torino, permetterà di implementare la proposta didattica alberoniana con iniziative a tema astrofisico che saranno rivolte alle scuole e al pubblico interessato.
Il Progetto Prisma

Il progetto PRISMA, promosso dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), si articola attraverso una rete di videocamere all-sky, installate in diverse località del territorio italiano, da dedicare all’osservazione di meteore brillanti – i cosiddetti “bolidi” – con il fine di determinare le orbite degli oggetti che le provocano e delimitare con un buon grado di approssimazione le aree dell’eventuale caduta di meteoriti, che può essere associata a questi eventi.
L’obiettivo finale del progetto è quello di creare una rete di stazioni osservative, con maglie che non superino i 100 km di ampiezza, che si estenda su tutta l’Italia e che coinvolga soggetti pubblici e privati impegnati nella ricerca scientifica, nella divulgazione della scienza, nell’insegnamento. Una volta realizzata compiutamente, questa rete potrà interconnettersi con analoghi programmi già in funzione o in corso di realizzazione in Francia (rete FRIPON), Spagna e centro Europa.

Il progetto Prisma è stato attivato nello scorso mese di marzo con l’accensione delle prime quattro camere; si prevede entro la fine dell’anno di installare oltre 20 “occhi” che osserveranno e registreranno in rete le meteore.

PRISMA tra Astrofisica e Meteorologia
Il monitoraggio sistematico della copertura nuvolosa e dell’attività elettrica sarà usato per la validazione di modelli meteorologici. I dati raccolti in maniera sistematica contribuiranno al perfezionamento dei modelli di interazione dei corpi cosmici con l’atmosfera che a tutt’oggi presentano ancora molte lacune a causa della mancanza di dati osservativi di qualità.
Le Meteore: i messaggeri provenienti dal cielo

Il tema della caduta di materiale extraterrestre sulla terra e la possibilità di osservare il fenomeno, ha da sempre un impatto molto forte presso il pubblico, e ha sempre stimolato l’immaginario dell’uomo.
E’ sufficiente consultare la filmografia per trovare numerosissime opere ispirate a meteoriti che minacciano il pianeta terra.

Ma oltre a stimolare l’immaginario e la fantasia dell’uomo i meteoriti raggiungono il nostro pianeta portando con sé notizie e informazioni molto preziose per la conoscenza dell’universo.
Si stima che ogni anno sulla Terra cadano in media circa 100.000 tonnellate di materiale extraterrestre. La maggior parte è costituita da polveri che la terra attrae nel corso del suo moto orbitale attorno al sole.
Accade invece che le dimensioni dei meteoriti abbiano un volume non trascurabile e, interagendo con l’atmosfera, si infiammino producendo quelle scie luminose che siamo soliti chiamare stelle cadenti.
Quando le dimensioni dei meteoriti non sono piccolissime il bruciamento, a contatto con l’atmosfera, non è totale e corpi extraterrestri precipitano sulla terra portando in sé preziose informazioni sull’universo. Si tratta di oggetti metallici o rocciosi di varia composizione mineralogica.

La collisione con la Terra di un corpo cosmico di dimensioni superiori al centinaio di metri (asteroide o cometa) è un evento che, seppur molto poco probabile, potrebbe verificarsi, con conseguenze catastrofiche per il nostro pianeta sempre più popolato.
La superficie terrestre porta su di sé tracce e testimonianze certe causate da asteroidi, comete e meteoriti che ci ricordano che il precipitare di materiale extraterrestre sulla terra può costituire anche un reale pericolo.
Lo studio e l’osservazione dei meteoriti è certamente il primo passo per conoscere più a fondo l’universo e tutelarci da eventuali rischi di cadute di corpi voluminosi e pericolosi.

 

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