Più di 11.000 nomi di persone, 2.862 luoghi e 273 autori. Sono i numeri che sintetizzano “Trent’anni di BANCAflash (1987-2016)”, prezioso volume che – grazie al meticoloso e attento lavoro svolto dalla prof. Luisella Peirano – si configura come una vera e propria summa dei primi 167 numeri del periodico d’informazione della Banca di Piacenza. Il volume – che oltre all’indice degli autori, dei nomi di persone e dei luoghi di trent’anni di BANCAflash, contiene anche l’indice dei nomi di persone di “Vent’anni di bilanci della Banca di Piacenza (1988-2007)” – è stato presentato ieri sera a Palazzo Galli dall’avv. Corrado Sforza Fogliani, Presidente del Comitato esecutivo del popolare Istituto di credito piacentino nonché Direttore responsabile di BANCAflash, dalla prof. Luisella Peirano, curatrice dell’opera sotto la supervisione di Danilo Pautasso, e dal giornalista Robert Gionelli.
“BANCAflash – ha detto l’avv. Sforza Fogliani durante il suo intervento – è nato più di trent’anni fa come foglio informativo a quattro pagine destinato ai soci della nostra Banca, ed è costantemente cresciuto nel tempo, nei contenuti e negli argomenti trattati, fino a diventare un periodico a 36 pagine diffuso ad ogni numero in oltre 25.000 copie, tanto da risultare il periodico a più alta tiratura della nostra provincia. E’ cresciuto non solo perché dal 1987 sono continuamente aumentati i nostri soci, ma anche perché ha saputo dare spazio alle ricerche e ai contributi di apprezzati studiosi e giornalisti piacentini su argomenti che riguardano la storia, l’arte, la cultura il dialetto e le tradizioni popolari del nostro territorio. Grazie al lungo e meticoloso lavoro svolto dalla prof. Luisella Peirano con la collaborazione di Danilo Pautasso, tutti questi originali contributi e tutte le notizie offerte ai lettori in sei lustri di BANCAflash sono ora a disposizione di studiosi e ricercatori”.
La prof. Peirano, nel corso del suo intervento, ha voluto sottolineare “l’importante funzione storico-culturale svolta da BANCAflash, un periodico che, oltre ad informare i lettori in modo preciso e puntuale sui prodotti e sui servizi offerti dall’Istituto di credito di via Mazzini, ha sempre dato conto anche di tutti i restauri, di tutti gli interventi di sostegno e delle tante iniziative artistiche e culturali promosse a favore del territorio. Credo che nessun altra realtà abbia sostenuto la crescita culturale del nostro territorio come la Banca di Piacenza che, nel corso degli anni, ha dato vita ad un autentico rinascimento culturale a cui contribuisce anche BANCAflash”.
Gionelli ha spostato l’accento sulla “funzione giornalistica del periodico diretto da Sforza, che in più occasioni ha pubblicato importanti notizie che non hanno trovato spazio sugli altri organi d’informazione locale”. Gionelli ha voluto ricordare anche alcune rubriche di BANCAflash, “come Tal digh in piasintein, curata per tanti anni da Giulio Cattivelli, l’Osservatorio del dialetto piacentino, a cui collabora da tempo Cesare Zilocchi, il Glossario dei termini finanziari e Ricci Oddi. Opere in cantina”.
Dopo l’intervento di un ospite tra il pubblico – che ha elogiato BANCAflash per la sua capacità di configurarsi come un valido strumento di “cultura del risparmio” – l’avv. Sforza Fogliani ha ricordato quando, nel 1986, insieme al Consigliere Pantaleoni, andò a proporre all’allora Presidente della Banca, avv. Francesco Battaglia, l’idea di pubblicare BANCAflash. “Battaglia non era troppo convinto – ha detto Sforza Fogliani – ma cambiò idea quando gli dissi che il periodico ci avrebbe fatto risparmiare le spese per spedire a tutti i soci i risultati del bilancio che avremmo potuto pubblicare sul notiziario. Così la nostra Banca fu tra le prime in Italia a dotarsi di un proprio strumento informativo”.