Sta facendo discutere la decisione della Presidenza americana di vietare il trasporto in cabina, durante i voli da alcuni aeroporti dell’area a prevalenza musulmana, di tablet e computer portatili.
Ieri il Tgcom24 nel suo approfondimento quotidiano ha chiamato come ospite in studio per affrontare complessivamente la questione del terrorismo collegato ai voli commerciali, anche il piacentino Gian Francesco Tiramani, che da anni si occupa di droni e di sicurezza in ambito Aeronautico.
Il conduttore Luca Rigoni ha stimolato gli esperti, collegati anche da Roma, per aiutare a capire quali sono i rischi reali che i cittadini possono correre quando decidono di prendere un aereo per spostarsi.
Tiramani ha spiegato le motivazioni tecniche che potrebbero essere alla base delle nuove disposizioni (che stanno adottando diversi Paesi) precisando che nelle stesse ore si stava riunendo l’apposito comitato italiano di sicurezza per studiare le misure da adottare nel nostro Paese.
Così come ha sottolineato che i droni sono entrati da tempo nell’attenzione di gruppi terroristici, rassicurando però circa le nuove tecnologie che i corpi di Polizia italiani hanno a disposizione per intercettare voli con obbiettivi criminali, prendendo il controllo del drone stesso per farlo atterrare in sicurezza, pur con alcune limitazioni operative che si spera di superare quanto prima.
L’ironia della sorte ha voluto che negli stessi minuti nei quali si dibatteva di atti terroristici, a Londra si verificava l’attentato diretto al Parlamento.