“Lascia preoccupati ed indignati la notizia che martedì 16 maggio alle 9,30 si riunirà la conferenza dei servizi che potrebbe decidere in merito alle richieste di Iren di autorizzare la possibilità di bruciare rifiuti assimilabili provenienti da ogni parte della regione e, di fatto, creare i presupposti per un mantenimento dell’impianto per altri 30/40 anni, vanificando l’impegno dei piacentini per raggiungere quote di raccolta differenziata virtuose e chiudere il ciclo dei rifiuti”. Lo scrive in una nota Legambiente.
“Ma come, si riunisce la Conferenza dei servizi proprio ora, dopo quasi due anni di riunioni, magari per la stretta finale, a pochi giorni dalle elezioni che potrebbero presentare un quadro politico del capoluogo completamente diverso rispetto al precedente e quindi modificare la posizione del Comune che è maggiormente coinvolto dalle decisioni assunte in conferenza dei Servizi”.
“Non dimentichiamo infatti che l’inceneritore è ubicato a Borgoforte alla periferia di Piacenza, che è stato costruito con tecnologia degli anni 90, che doveva bruciare i rifiuti solidi urbani di Piacenza e che il Piano Regionale prevede che al 2020 non possano più essere conferiti all’inceneritore questo tipo di rifiuti”.
“Peraltro la presenza dell’impianto contraddice la possibilità di raggiungere e superare gli obbiettivi previsti dalla legge e il Piano regionale al 2020 (diminuzione della quantità di rifiuti prodotti del 25% e raggiungimento, come minimo, del 73% di raccolta differenziata) vanificando, nel breve e medio periodo, l’obbiettivo di arrivare a quella economia circolare a favore della quale anche i candidati sindaco di Piacenza si sono unanimemente espressi, ritenendola un obbiettivo da raggiungere, nel recente confronto organizzato da Legambiente”.
“Considerando che nella conferenza dei servizi il Comune di Piacenza è portatore di un parere autorizzativo non solo tecnico, ma anche e soprattutto politico, Legambiente ritiene che la convocazione che potrebbe concludersi con una decisione a pochi giorni dalle elezioni, rappresenti un atto non solo inopportuno, ma anche contrario ad un dibattito democratico che è auspicabile scaturisca proprio a seguito delle nuove elezioni. L’appello è quello di rinviare ogni decisione a dopo le elezioni, permettendo alle nuove forze politiche che verranno elette in Consiglio Comunale ed a chi governerà la città, un ulteriore e dovuto approfondimento di tutte le tematiche legate al ciclo dei rifiuti”.
“Proprio per questo martedi 16 verrà organizzato un Sit In davanti alla provincia in Via Garibaldi dalle ore 9, al quale invitiamo a partecipare non solo i cittadini ma anche e sopratutto tutti i candidati sindaco al Comune di Piacenza al fine di sostenere la necessità politica di ottenere il rinvio di qualunque decisione”.