“Nella pancia della Balena” studenti a teatro per conoscere l’orrore delle foibe

Nella pancia della balena

In occasione della Giornata del Ricordo l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Piacenza organizza uno spettacolo aperto agli studenti delle scuole secondarie di I grado (classi terze) e dei primi anni delle scuole secondarie di II grado della Provincia di Piacenza. Alla sala degli Scenografi del teatro Municipale, il 10 febbraio alle ore 10-12,30 andrà in scena “NELLA PANCIA DELLA BALENA” Canto in memoria delle vittime delle foibe, opera teatrale di Gabriele Penner, con Sarah Paoletti e Gabriele Penner, con la collaborazione creativa di Jacopo Roccabruna – Teatro d’Acqua Dolce. In apertura introduzione storica di Patrizia di Giuseppe dell’Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como.

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La trama
“Due ragazzini, le tasche piene di terra: quel che resta di una candela è quel che resta delle loro giovani vite. Nemmeno un’ora per chiedersi come sono arrivati lì “nella pancia della balena” e come uscirne. La storia di Pinocchio, forse il più grande percorso iniziatico italiano per bambini, riscalda i loro cuori e li accompagna nell’ultimo tratto del loro viaggio. Le due storie, quella del Burattino di Collodi e quella di Patrizia e Giuseppe si incontrano e si incrociano: da una parte la pancia della balena del libro dall’altra il ventre della terra, la foiba.
Il lavoro è tratto dalle testimonianze dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime e intende ridare voce e corpo alle migliaia di persone che sono state private di voce, corpo e identità. E’ forse venuto il momento in cui davvero si possono fare i conti con i “morti”, quelli di cui parla Pavese, a prescindere dall’appartenenza sia dei morti che di chi vuole veramente incontrarne la storia senza speculazioni e facile strumentalizzazioni” (dalla presentazione dello spettacolo). Non è una storia di parte, ma semplicemente vista dalla parte di due personaggi, molto diversi tra loro, una bambina, figlia di fascisti e un ragazzo di simpatie comuniste, uniti, increduli, dallo stesso tragico destino.
Questa piccola storia viene raccontata con quella disarmante drammatica sincerità che solo i ragazzini sanno avere, e che rende ancora più insopportabili le tante menzogne e i silenzi degli adulti” (dalla presentazione dello spettacolo)

Per gli studenti delle scuole secondarie di II grado: E-learning: alcune proposte e un percorso ipertestuale sulla storia del confine orientale, il dramma dell’esodo e delle foibe per far riflettere gli studenti degli ultimi anni delle superiori il 10 febbraio (alla pagina del sito del Giorno del Ricordo).