Sabato 18 febbraio 2017 alle ore 22:00, sul palco del Milestone di via Emilia Parmense 27 salirà un quartetto di grandissimi musicisti che collaborano da sempre: Pietro Tonolo al saxofono, Antonio Zambrini al pianoforte, Marco Micheli al contrabbasso ed Enzo Zirilli alla batteria. Il live club piacentino aprirà alle ore 21:00 e si potrà accedere con la tessera del Piacenza Jazz Club o Anspi, che può anche essere rilasciata all’ingresso del locale; il costo è di € 20/anno (€ 6 per gli under 30).
La collaborazione tra Pietro Tonolo e Antonio Zambrini risale 2011, quando il saxofonista veneziano prese parte al progetto discografico del pianista milanese “Long Distance”, col grande Elliot Zigmund alla batteria e il contrabbassista Carmelo Leotta.
Oltre a diversi concerti con questa formazione, Tonolo e Zambrini, hanno poi proseguito la loro frequentazione proponendosi anche con altre formule, dal duo al trio, sviluppando così un’intesa musicale ed espressiva in costante evoluzione.
Analogamente, per il contrabbassista Marco Micheli e per il batterista Enzo Zirilli, le collaborazioni con Tonolo e Zambrini si sono susseguite, ad intervalli larghi, già dagli anni ‘90, in diverse formazioni.
Ora, in seguito alle più recenti occasioni d’incontro, si è messo in cantiere questo quartetto con cui propongono un repertorio che alterna brani originali ad altri dalla tradizione jazzistica, con una vocazione al gusto e al divertimento che scaturisce da un’affinità stilistica ormai ben compresa e sperimentata, con l’incontro delle rispettive sensibilità e delle rispettive storie musicali.
Pietro Tonolo è unanimemente considerato tra i migliori saxofonisti italiani attivi negli ultimi 20-25 anni. La lista delle sue collaborazioni a livello internazionale è infinita, citiamo a puro titolo di esempio, la sua militanza stabile nel quintetto del mitico batterista Paul Motian, a New York sul finire degli anni ’90 e quella recente con Jorge Rossy, ben noto batterista del primo trio di Brad Mehldau.
Antonio Zambrini ha svolto la sua attività a cavallo tra la dimensione del compositore-autore di brani originali e apprezzati, condivisi e ripresi da molti colleghi jazzisti (Marcotulli, Bollani, Konitz, Zigmund) e una dimensione più definitamente pianistica, sviluppata nel tempo attraverso incontri con musicisti di grande livello.
Marco Micheli, affermatosi già negli anni ’80 in uno dei quartetti storici di Enrico Rava, ha proseguito negli anni un’attività di altissimo livello, a fianco dei più importanti jazzisti europei e mondiali, da Kenny Wheeler a Bobo Stenson, da Lee Konitz a Phil Woods in una lista potenzialmente infinita.
Enzo Zirilli ha vissuto e suonato per lunghi anni a Londra e conseguentemente in giro per l’Europa, ma ha mantenuto una stretta collaborazione con il meglio del Jazz italiano, restando tra i partner abituali di Enrico Pieranunzi e Dado Moroni, tra tanti altri.