Musica ai Giardini Margherita l’8 agosto, anteprima “Il libro giusto” e The Gospel Spirit

Irene Robbins

Martedì 08 Agosto 2017 ai Giardini Margherita di Piacenza si svolgerà “Musica ai Giardini Margherita”.

Radio Sound

Inizio alle ore 19 con Anteprima del “Il libro giusto”: “Nudi come siamo stati” e a seguire alle ore 21:30 il concerto di The Gospel Spirit con Irene Robbins voce e Ivano Borgazzi piano

 PROGRAMMA

 ore 19,00 Anteprima del “Il libro giusto” 

“Nudi come siamo stati”

All’inizio ci sono due bambini, in Provenza, che corrono, metà per gioco e metà no: Bastien, il fratello maggiore, e Arsène, il minore. Bastien da questa corsa rimarrà segnato per la vita, e Arsène non riuscirà mai a perdonarselo.

Molti anni dopo, a Viadana, un paesino in provincia di Mantova, un giovane pittore, Severo, chiede a un affermatissimo pittore francese, Arsène, di accettarlo come suo allievo. Perché Arsène ora vive lì, tra argini e nebbie? Che cos’ha “visto” in Severo, al punto di decidere di prendere su di sé, letteralmente, il suo male? Sono due misteri che solo una morte svelerà parzialmente.
Nudi come siamo stati è tre romanzi in uno: la storia di un giovane sordo a se stesso che impara ad ascoltarsi; la storia di un bambino che perde la felicità e la scambia con uno strano cinismo; la storia di un uomo per il quale tutto è compiuto, e morire è come centrare il bersaglio di un’esistenza.
Tre storie narrate con una scrittura mirabile nel rappresentare corpi, gesti e paesaggi, sempre esatta ed evocativa.

Ivano Porpora è nato nel 1976 a Viadana, in provincia di Mantova. Ha pubblicato il romanzo La conservazione metodica del dolore (Einaudi 2012), le poesie Parole d’amore che moriranno quando morirai (Miraggi 2016), la favola per bambini La vera storia del leone Gedeone (Corrimano 2016), le fiabe per adulti Fiabe così belle che non immaginerete mai (LiberAria 2017). Tiene corsi di scrittura in giro per l’Italia e pubblica una newsletter gratuita di scrittura.

 Ore 21,30 

THE GOSPEL SPIRIT 

Irene Robbins voce- Ivano Borgazzi piano

 Irene Robbins musicista creativa è una figura decisiva sulla scene jazz internazionale come pianista e vocalist. Studia pianoforte dall’età di 7 anni, nata in una famiglia di musicisti, padre batterista, madre cantante, canta davanti il pubblico da quando aveva 8 anni, e poi continua per laurearsi in direzione corale e pianoforte al Michigan State University. Comincia quasi immediatamente ad esibirsi nei festival jazz in Europa e negli USA con musicisti importanti di jazz e di musica classica contemporanea, e trova una seconda residenza in Italia negli anni 70. Si esibisce e incide dischi dall’allora sia negli USA che in Italia.

Nota per le sue performance energiche, trova sempre modo per miscelare colori e cerca un approccio originale alla musica. Questa energia e sempre ben distribuita nei numerosi progetti in cui unisce la voce e gli strumenti associandoli con altre arti in gruppi originali.
Irene è una delle fondatrici di I.J. Jazz (Detroit) e C.M.C. (Italia), e ha contribuito alla organizzazione dei festival jazz e promozione a livello internazionale.

Conduce workshop di sperimentazione vocale “Finding Your Voice” e “Voice Therapy” e insegna sia pianoforte che voce privatamente e nelle scuole e festival di jazz.

Ha suonato con Marcus Belgrave, Enrico Rava, Marianne Hayden, Francisco Mora, Lawrence Williams, Rodney Whitaker, Keiko Mcnamara, Don Mayberry, Jonathan Worrell, Fabrizio Puglisi, John Dana, Carlo Actis Dato, Fiorenzo Sordini, Claudio Lodati, Furio Di Castri, Roberto Ottaviano, Marcello Magliocchi, Giulio Capiozzo, Piero Leveratto, Eugenio Satta, Christian Calcagnile, Domenico Caliri, Lullo Mosso, Felice Del Gaudio e tanti altri negli USA: Detroit, Chicago, New York; e in Europe: Switzerland, France, Germany, England, e in tutta l’Italia.

Paladini italiani della tradizione del jazz classico (da diversi anni accreditati presso i più prestigiosi

circuiti europei dell’ “early Jazz”), gli “Swingin’ Troubadours” “delle doppie M e delle doppie P”

composti (oltre al violino ed al piano) da contrabbasso e batteria, propongono un repertorio di jazz

anni ‘30 e ‘40 (con incursioni nell’ “hot” degli anni ‘20) suonato con colori e fraseggi squisitamente

tipici del periodo, nello stile, cioè, in cui gli stessi leader si sono specializzati e fatti conoscere nel corso della loro carriera musicale.