Murelli (Lega Nord): “Basta con la burocrazia gender, toglieremo genitore 1 e 2”

«Ho sottoscritto con convinzione il Patto per la natalità e il sostegno alle politiche per le famiglie. Quello proposto dal Comitato Difendiamo i nostri figli – Forum delle Famiglie non solo mi trova d’accordo sia come politico sia come mamma di tre figli, ma prevede interventi già inseriti nel programma della Lega, che si spinge oltre. Infatti, tra i primi provvedimenti annunciati da Salvini ci sarà l’istituzione di un ministero della Disabilità con anche un fondo fino a 1.000 euro per le persone disabili».

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I candidati della Lega, Elena Murelli (Camera, al proporzionale nel collegio Piacenza-Parma-Reggio) e Pietro Pisani (Senato, uninominale, nel collegio Piacenza-Parma provincia) hanno firmato il patto proposto dal Forum.

«Il mio impegno sarà per gli asili nido gratuiti a chi risiede in Italia da almeno 5 anni e ha un reddito inferiore a 50mila euro lordi. Ma non mi fermo qui. La Sinistra ha voluto inserire il gender anche nella burocrazia: i genitori torneranno ad avere nome e cognome e non “genitore 1 o 2”. Per tornare a fare figli, la Lega ha pensato a un bonus di 400 euro per ogni nuovo nato e l’eliminazione dell’Iva su tutti i prodotti per l’infanzia dai biberon, al latte, ai seggioloni. Sempre nell’ottica dello sviluppo della famiglia, andranno innalzate le retribuzioni delle donne in periodo di maternità facoltativa, anche per le libere professioniste. Insomma, la tutela, valorizzazione e incentivazione della maternità e della famiglia per una ripresa demografica ed economica, con un programma che prevede di triplicare i fondi per la famiglia, oggi fermi a poco meno dell’1% Pil».