«Importante è monitorare l’applicazione delle direttive europee sui vari territori. Vedere cioè come la direttiva quadro europea sulle acque viene recepita dai nostri agricoltori. La politica Ue è stata applicata in Italia, ma le interpretazioni sono diverse da altri Paesi europei. Bisogna quindi vedere le conseguenze di queste applicazioni, se benevoli o meno per l’ambiente e gli agricoltori. Progetti come Waterprotect sono stimolanti perché possono portare i risultati di questa best practice a livello politico. Ritengo fondamentale la formazione e l’informazione degli agricoltori per seguire le linee guida. L’uso della risorsa acqua è un tema ormai indifferibile e il suo impiego in agricoltura non può prescindere dalla sostenibilità e dal rispetto dell’ambiente».
Lo ha detto la deputata della Lega, Elena Murelli (in qualità della commissione Politiche europee della Camera), intervenendo, il 12 novembre, al convegno dell’Università Cattolica «Qualità e management delle risorse idriche in aree agricole”, all’interno del quale è stato presentato il progetto piacentino Waterprotect.
«Prenderò spunto dal tema di oggi – ha concluso Murelli – per portare il progetto nelle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera, in un’ottica di eventuali osservazioni alla direttiva europea».